Scrive Grandangolo nel n. 24 di oggi, 18 giugno 2011: " Al momento, la posizione più difficile sembra quella dell'attuale sindaco Salvatore Petrotto chiamato in causa per pretesi favoritismi in relazione all'affidamento di piccoli appalti al fratello dei mafiosi Di Gati e per la pretesa mancata applicazione della legge antimafia a carico di Beniamino Di Gati;
per i rapporti con Giuseppe Burgio, titolare del supermercato in territorio di Racalmuto, e con riferimento ad alcuni attentati subiti sui quali gli investigatoori vogliono vederci chiaro. Nelle prossime settimane ne sapremo di più".
per i rapporti con Giuseppe Burgio, titolare del supermercato in territorio di Racalmuto, e con riferimento ad alcuni attentati subiti sui quali gli investigatoori vogliono vederci chiaro. Nelle prossime settimane ne sapremo di più".
...è non solo il sindaco.....spiccano nomi famosi della politica locale...
RispondiEliminacome si fa?
serve un commissario
RispondiEliminaDi Gati è un folle, inventa tutto, questo è terrorismo mediatico.
RispondiEliminaperchè non ci sono commenti su una notizia così esplosiva? la mafia esiste ancora? dove si trova? per piacere andate a zappare che è meglio. Parlano solo in piazza.
RispondiEliminafinalmente la verità esce fuori. Petrotto è un mascalzone.
RispondiEliminase il consiglio comunale lo tiene ancora vuol dire che i mafiosi sono loro
RispondiEliminase è vero che ha favorito Beniamino Di Gati e famiglia deve andare a casa, se il consiglio comunale lo tiene ancora vuol dire che è complice. La mafia è in consiglio lo sanno tutti anche le galline, mi meraviglio per chi vota ancora certi nomi.
RispondiEliminaoltre a Petrotto ci sono ex sindaci e politici coinvolti IN FATTI DI MAFIA, che skifo!
RispondiEliminaPetrotto deve lasciare Racalmuto
RispondiEliminacome si fa a trovare una copia di grandangolo?
RispondiEliminaSe è vero tutto ciò che viene scritto e commentato perchè non viene chiesta da alcuno la convocazione straordinaria del Consiglio Comunale per sentire da viva voce del primo cittadino quali motivazioni addurrà a sua discolpa? Mi sembra democratico prima ascoltare e poi decidere se sfiduciare.
RispondiEliminaSono dichiarazioni di 2 anni fa circa... che sicuramente gli addetti ai lavori hanno vagliato e verificato. La gente non è IGNORANTE come grandangolo pensa. Un altro scoop (dell'acqua calda" per vendere una copia in più. Lo schifo lo fanno sti 4 chiazzitara pugilisti...
RispondiEliminaIl consiglio comunale cosa farà domani? Farà una riunione di consiglio straordinario? Faranno la mozione di sfiducia al Sindaco? Decideranno di andare TUTTI a casa? Staranno un altro anno attaccati alle poltrone a guardare?
RispondiEliminaLeggendo GRANDANGOLO sembra che il problema non sia solo il SINDACO ma c'è altra gente che ora TREMA. Attendiamo gli sviluppi. In ogni modo il popolo deve riflettere su ciò che è accaduto e sta accadendo per non fare scelte sbagliate in futuro eleggendo persone in grado di rappresentare e governare questo paese nel giusto modo
...ma dove sono andati a finire i vecchi politici, ci stanno pure loro nel baratro mafioso.........ed hanno la faccia tosta di continuare a fare politica e dire che ritorneranno.....ma andate via padri e figli..........anche voi avete contribuito a distruggere il mio amato paese!!!!
RispondiElimina...ma nessuno ne parla....zitto zitto, non dire niente........fai passare la notizia cosi......senza rumore ...senza chiasso.............e c'è chi è pronto a schierare alle prossime comunali un ex sindaco amico dei digati ......ma cosa volete amici racalmutesi di +...........
RispondiEliminama il problema di mio figlio che non trova lavoro a 30 anni non interessa a nessuno. Il problema dei politici in questo momento sono le aule di giustizia E LE DICHIARAZIONI dei Di Gati e di Gagliardo. VERGOGNATEVI!
RispondiEliminacari anonimi si parla del rapporto tra mafia e politica dagli anni '80 ad oggi. Dai tempi della della prima repubblica e all'era Petrotto. Ma nessuno fa riferimento allo schifo amministrativo. La mafia ha colpe gravi perchè uccide le persone e fa affri utilizzando l'illegalità e la violenza ma la politica ha da sempre privilegiato gli interessi familiari facendo anch'essa violenza alle leggi dello stato. Tutti i politici della prima e seconda repubblica hanno trovato lavoro nella cosa pubbblica o nel privato con concorsi truccati o con nomine dirette. Molti consiglieri comunali lavorano perchè raccomandati. Molti oltre a trovare il loro lavoro con la raccomandazione hanno sistemato mogli figli ecc. Il male della politica non è solo quella di fare patti con i mafiosi di Racalmuto ma quella di pensare solo al loro interesse. Guardiamoli in faccia uno a uno. Ma non finisce, in questo momento molti assessori hanno un loro diretto parente in consiglio comunale, un consigliere ha il suocero, l'altro il cugino, un consigliere ha il marito dirigente. La politica è sempre vista per fare gli interessi di bottega mai quelli della persone oneste. Leggendo per caso grandangolo e i commenti pubblicati nel blog il consiglio comunale dovrebbe prendere coscienza e dimettersi, vedi sono tante le persone sospette nell'aula consiliare. Oltre il sindaco che ormai non ha la fiducia della gente anche il consiglio è in una posizione di forte squallore. Per non parlare che durante l'ultima legislatura diversi assessori hanno ricevuto avvisi di garanzia, un assessore è stato arrestato, il sindaco con diversi avvisi di garanzia. Cosa racconta un politico vicino alla mafia che ha ucciso amministrare.
RispondiEliminacondivido tutto. Sei un grande alex
RispondiEliminala politica ed i politici di Racalmuto non sono un'entità astratta che nasce dal nulla, ma sono uomini che provengono dalla comunità racalmutese e come tali ne esprimono tutti i pregi ed i difetti (nel caso specifico i pregi sono veramente pochi). Tutto ciò fa qualunquisticamente presagire che coloro i quali si organizzano a sostituirli con il passare degli anni, anche se inizialmente puliti (vedi Petrotto della prima legislatura) si adatteranno all'ambiente malsano. Se vogliamo sperare in un futuro migliore ognuno di noi dovrebbe vivere la propria vita e l'eventuale propria povertà all'insegna della legalità e del rigore morale, e manifestare atteggiamenti di disprezzo non solo nei confronti di coloro i quali hanno fallito la loro vita criminale e sono finiti in carcere, ma anche nei confronti di coloro i quali, ben noti a tutta la comunità, si trovano in piena libertà e profondamente integrati nella comunità racalmutese.
RispondiEliminaIl giorno in cui il racalmutese medio finirà di provare schifo per i rappresentanti delle forze dell'ordine ed ammirazione per i mafiosi, forse le cose davvero cambieranno.
Petrotto dovrebbe dimettersi e cercare di difendersi, se può , dalle infamanti accuse di essere colluso con la mafia.Egli può ancora difendersi,mentre altri,da innocenti,stanno scontando delle pene che non meritano.
RispondiEliminaSe le dichiarazioni di Di Gati sono vere, Petrotto deve andarsene il prima possibile, o cu li buoni o cu le re
RispondiEliminaLa cosa a mio avviso è molto più profonda...lasciando da parte per un attimo le "debbolezze morali" del nostro sindaco, che ricordo siamo stati noi cittadini di Racalmuto a volerlo ( e pure lo conoscevamo perchè in paese ci si conosce un pò tutti!!!)Quello che dobbiamo augurarci e che i nostri giovani, già troppo allo sbando, prendano coscienza del fatto che la Mafia è un male terribile e che dobbiamo combatterla a prescindere da tutto...non si tratta di schieramenti politici ma di BISOGNO DI CAMBIAMENTO!!!!
RispondiEliminaNon discutiamo più ma uniamo le forze e combattiamo...il peggio ci deve far riflettere e condurci verso la strada GIUSTA: IL CAMBIAMENTO!