Non ho capito lui con chi sta in questo momento. Un giorno vuole premiare Berlusconi “per una giustizia giusta”, l’indomani va con il Partito del Sud di Beppe De Santis, voleva entrare nelle fila dell’MPA con Di Mauro, ha chiesto la tessera al PD, frequenta la segreteria di Fontana del PDL, parla di Orlando e Di Pietro, ma ad oggi sta con il responsabile Scilipoti.
Ma chi ti crede più?Caro Petrotto, io ti voglio bene, ma nella tua nota contro di me hai detto soltanto una miriade di menzogne.
Conosco il ministro alla giustizia Angelino Alfano da più di vent’anni, da quando frequentavamo entrambi le scuole superiori. Quando il ministro Alfano è venuto a Racalmuto io ero con lui, non mi sembra così scandaloso. Ho scelto di aderire al partito di Casini nell’UDC, dopo la fuoriuscita di alcuni dirigenti regionali e nazionali. L’UDC in questo momento è guidato in provincia dal sindaco Calogero Firetto, che ha lavorato benissimo in questi anni per la città di Porto Empedocle.
Non capisco perché scrivi nella nota una frase che rispetto al contesto suona male, riporto fedelmente le parole di Petrotto: “ Vincenzo Lo Giudice, così orribilmente sovraesposto in questo vostro commento, mi riferisco al commento di Regalpetra Libera”. Mi viene da pensare che Petrotto difende Lo Giudice: forse in passato, il sindaco, in qualche modo, ha avuto qualche vicinanza istituzionale con l’ex assessore regionale di Canicattì?
Il blog Regalpetra Libera è un’altra storia, ha dato voce a tutti, una voce Racalmutese nel grande oceano di internet che con entusiasmo e passione ogni giorno vuole ridare al paese quanto gli è stato tolto da chi ha abusato del consenso ricevuto dai loro concittadini.
Caro Petrotto, l’attacco spropositato verso la mia persona per il fatto che sono amico di Angelino Alfano e di Calogero Firetto è il segno del tuo fallimento politico perché, come vedi, non hai null'altro da dire.
Per finire: se disprezzi così tanto Angelino Alfano come mai non disprezzi il suo sostegno in consiglio comunale? Questo, carissimo Petrotto, è il vero opportunismo politico.
Sergio Scimè
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