sabato 22 gennaio 2011

Per la Dda il centro commerciale è stato costruito dalla mafia ... arrivano le condanne

 
(trs 98) Secondo la Dda il centro commerciale di Castrofilippo sarebbe stato costruito da Cosa Nostra attraverso imprese e soci prestanome.
I giudici della prima sezione penale (presidente Infantino, a latere Podda e Muscato) hanno emesso la sentenza del troncone ordinario del processo ”Agorà” dal nome dell’inchiesta che ipotizza le speculazioni occulte di Cosa Nostra sulla costruzione del centro commerciale di Castrofilippo.
Nove anni di reclusione sono stati inflitti a Vincenzo Leone, 40 anni, accusato di associazione mafiosa. Lo stesso è stato assolto da un’ipotesi di intestazione fittizia di beni insieme agli altri due imputati, i cugini omonimi Antonio Di Bella, 32 e 30 anni, che rispondevano solo di questo capo di imputazione. I pm Fernando Asaro e Sara Micucci avevano chiesto la condanna a dieci anni per Leone e una sentenza di non doversi procedere per prescrizione dei reati per gli altri due imputati. A questa richiesta si era arrivati perchè i pm avevano ritenuto insussistente l’aggravante dell’agevolazione di Cosa Nostra, di conseguenza il reato di intestazione fittizia sarebbe stato prescritto. I giudici hanno invece ritenuto di assolvere nel merito i due imputati (e lo stesso Leone solo per questo capo di imputazione). Leone dovrà risarcire la Provincia Regionale di Agrigento e il Comune di Castrofilippo che si sono costituiti parte civile con il patrocinio degli avvocati Tanja Castronovo e Valentina Burgio. I tre imputati, tutti di Canicattì, erano invece difesi dall’avvocato Sergio Monaco.  (trs 98)

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