Oggi alle 17:30, al Teatro Sociale di Canicattì verrà consegnato il Premio Speciale della Solidarietà "Solidarietas 2010", organizzato dal "Movimento Cristiano dei Lavoratori" e dal Comune di Canicattì.
Tra i premiati la famiglia Lauricella: Alfonsina, Angela, Silvana e Salvatore.
La famiglia Lauricella sostiene con amore e generosità progetti di sviluppo nel Niger - Zinder.
La famiglia Lauricella sostiene con amore e generosità progetti di sviluppo nel Niger - Zinder.
Siamo tutti uguali, i Nigerini un po’ meno.
Circa un terzo della popolazione di questo Paese in gran parte desertico ha problemi a procurarsi del cibo. Le ultime stime ‘Unicef’ calcolano in 150mila i bambini in stato avanzato di denutrizione nei campi di soccorso alimentare delle ong. Nel campo di Maradi l’inviata della Bbc Hilary Andersson ha raccolto la testimonianza della madre di Amina, che non riesce ad assimilare il nutrimento: “Vomita tutto il cibo o l’acqua che le do – ha detto la madre disperata - Per come la vedo io, Dio non ci ha fatti tutti uguali; qui non abbiamo niente”. Unicef ha raccolto la testimonianza di un tredicenne, Suleyman Mahamane, scappato dal suo villaggio per arrivare a Maradi città: “in casa mia è successo che non si cucinasse un pasto per due settimane. Non potevo resistere, sono venuto in città”. Ora fa la carità fuori dalla stazione degli autobus, se è fortunato mangia i resti del pranzo dei viaggiatori al bar; la ‘maman’ che raccoglie le sue elemosine a fine serata gli dà 100 Franchi ‘Cfa’ per la giornata, pari a 16 centesimi di euro. Una soluzione comunque invidiabile visto che un bimbo su 4 in Niger non arriva a 5 anni; il secondo peggior tasso di mortalità infantile al mondo. Adesso per le agenzie umanitarie la situazione peggiorerà nei prossimi mesi, con una risposta internazionale troppo lenta. “Ogni giorno muoiono parecchi bambini nei nostri centri” ha dichiarato all’agenzia Afp Milton Tetoniois di ‘Médecins sans Frontiéres’ – siamo sopraffatti dalle richieste di aiuto, abbiamo bisogno urgente di qualcuno che ci venga a dar una mano”. La 'Fao' chiede agli Stati ricchi donazioni più generose, per mettersi al pari della Svezia, unica finora ad aver donato 650 mila dollari Usa. Adesso ne servirebbero 4 milioni, solo per l’acquisto delle semenze in vista del raccolto autunnale. Per sperare, solo fino a ottobre.
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