sabato 23 ottobre 2010

Oggi alla Fondazione Sciascia si respirava aria pesante e spenta

Stamane, nell'aula conferenze della Fondazione Sciascia, per la presentazione del francobollo dedicato allo scrittore Leonardo Sciascia, si respirava aria pesante e spenta.
Nel paese scorre la quotidianità.
Verso le 11,00 entro nella sala, in quel momento il relatore richiama i ragazzi perchè sono irrequieti. Si meraviglia dell'assenza degli studenti dei licei.
Dentro la sala c'erano soltanto i ragazzi delle scuole di Racalmuto. Ragazzi annoiati dal grigiore che si respirava in quella sala. Hanno tolto il disturbo. Si sono alzati educatamente e sono ritornati a fare lezione.
La sala si è svuotata. Il relatore doveva parlare al pubblico presente e non a quello immaginario.
Anche il tavolo dei relatori e dei rappresentani delle istituzioni era vuoto.
Assente il direttore letterario della Fondazione che aveva il compito di introdurre i lavori della giornata.
Assente il Prefetto.
Assente il Presidente del Consiglio Comunale.
Assenti gran parte dei consiglieri comunali.
Assenti gra parte degli assessori del comune.
Assenti i rappresentanti della comunità religiosa.
Assente il paese.
Assente il sito della Fondazione Sciascia, che come al solito non viene aggiornato.
Bisogna ripensare ad una Fondazione più viva e moderna, che parli di Sciascia con un linguaggio giovane, che coinvolga tutti.  Diverse le manifestazioni fallite in quest'ultimo periodo. Qualcosa non funziona e va cambiato.
E' impossibile pensare che Leonardo Sciascia possa vivere fuori dal contesto Racalmutese. Più passa il tempo, più si rafforza la simbiosi tra Sciascia e i suoi concittadini.
Se non c'è Racalmuto, non c'è Sciascia.

Sergio Scimè

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