E’ incredibile constatare come un paese nel giro di pochi anni riesca ad avvitarsi su se stesso, scivolando nel completo degrado morale civile ed economico.E’ incredibile come un’intera classe politica non riesca a manifestare un pur minimo sussulto d’orgoglio, presi come sono a raschiare il fondo del barile delle casse comunali.
Specchio di questo deplorevole stato è la situazione economica, finanziaria e gestionale dell’Ente.
A cui fa il paio un’amministrazione vuota, senza idee, senza entusiasmo incapace di difendere anche se stessa.
Un manipolo di persone, sostenute nella maggior parte dei casi, da consiglieri squallidi e mediocri, il cui unico collante è rappresentato da quel “bottino” fatto di indennità, piccoli ed effimeri privilegi.E’ evidente a chiunque l’assenza, di un progetto di governo, di un minimo di programmazione politica e amministrativa.
Non esiste una maggioranza che sappia evadere in tempo utile gli adempimenti contabili di rito.
L’approvazione del rendiconto di gestione o consuntivo ormai appannaggio del commissario.
Il bilancio di previsione evaso solo da 3 dei 7 assessori della stessa giunta e trasmesso, con colpevole e intollerabile ritardo, al Consiglio Comunale.
Incredibile quanto grave poi, il fatto che in materia di programmazione finanziaria e amministrativa questa compagine non abbia mai pensato di coinvolgere in qualche modo ne la società civile, ne lo stesso Consiglio Comunale ne tanto meno abbia mai pensato di rispettare gli obblighi di trasparenza previsti dalla legge.
L’organo consiliare, che ricordiamo rappresenta tutti i Racalmutesi, sarà costretto, pena il suo stesso scioglimento, ad approvare un bilancio che non è altro che la sintesi di un modo di operare assolutamente antidemocratico e per certi aspetti non rispettoso delle leggi.
Un bilancio di previsione che non ha niente da prevedere, niente da programmare tutto è già stato speso o impegnato per foraggiare clientele e prebende varie.
Non è certo questo che il paese si aspettava dal sindaco Petrotto.
Racalmuto ha bisogno di un patto sociale incentrato sul rispetto delle regole e delle persone, che realizzi una condizione di armonia e serenità istituzionale e nel vivere quotidiano.
Un patto fondato sui valori della giustizia della verità e del merito ovvero della libertà.
Sicuramente tutti potremmo trarre vantaggio da tutto ciò, compresi i responsabili dell’attuale sfascio.
Racalmuto 03/09/2010
Comitato Fra Diego La Matina
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