sabato 13 marzo 2010

Giuseppe Guagliano: Torniamo alla gestione comunale dei rifiuti ... (servizio video TV Europa)



Da circa una settimana Racalmuto è sempre più sommersa dai nostri stessi rifiuti.
A chi tocca sollevare la questione?
Al Sindaco? Alla Giunta? Al Presidente del Consiglio? Al Consiglio stesso? Agli operatori della Politica? Ai Cittadini? Agli operatori economici che da questo ne subiscono un danno?
Noi pensiamo che spetta a tutti.
Poi, c'è chi lo deve fare per una questione morale e chi perchè investito da responsabilità istituzionali.
Resta il fatto che dopo lo scandalo del Napoletano del Palermitano o del Catanese è toccato alla nostra Provincia e al nostro Paese in particolare annegare nell'immondizia.
La Sicilia è diventata una terra in cui tutto viene normalizzato.
La mancanza di acqua, di servizi, di regole e ora pure l'immondizia nelle strade.
Nessuno, a cui compete, ha il coraggio di dire che qusto sistema è fallito, che la raccolta dei rifiuti gestita dai Comuni era più efficiente e costava molto meno.
Perchè le amministrazioni Comunali non si tirano fuori da questo perverso sistema mangiasoldi gestito con metodi che ricordano molto da vicino quelli mafiosi?
Per mancanza di coraggio o perchè hanno usufruito di qualche situazione di comodo?
Nel caso di Racalmuto, e pensiamo degli altri comuni, un servizio che in precedenza veniva svolto con non più di 500.000 € tutto compreso, ora costa più di 1.300.000 €.
E il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Allora, da dove si perde l'acqua?
Noi proponiamo al Consiglio Comunale per tramite del Presidente di convocare un'assise aperta ai cittadini per discutere del problema, dove chi di competenza possa spiegare la situazione e proporre i possibili rimedi.
Modestamente, riteniamo che si debba tornare alla gestione comunale, al massimo coinvolgendo due tre comuni con la supervisione della Provincia.
Sciogliendo immediatamente i carrozzoni mangiasoldi dell'Ato.
Questo porterebbe la riduzione di almeno il 50% delle bollette per le famiglie e gli imprenditori.

(Giuseppe Guagliano - Comitato Fra' Diego La Matina)

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