“Craxi incontra Sciascia e Pirandello” è l’ultimo libro scritto da Paolo Cilona per ricordare il decennale della morte dell’ex presidente del Consiglio. Il libro mette in risalto il profilo umano e politico dell’onorevole Bettino Craxi. Un percorso di ricordi, di episodi, di incontri che l’autore ebbe con il segretario nazionale socialista. Nelle pagine si rivive la stagione politica dei socialisti dal 1977 al 1993. Il libro, inoltre, evidenzia gli incontri dell’autore con Bettino Craxi a Calatafimi in occasione del centenario della morte di Giuseppe Garibaldi, a Palermo nel corso del XLII Congresso nazionale del partito, ad Agrigento in giro nei luoghi pirandelliani e a Racalmuto da Sciascia.
Un libro di grande attualità dove emerge la figura di un uomo che servì il suo paese con rinnovato impegno e con una visione moderna sul piano delle decisioni politiche. Secondo Paolo Cilona si commette un grave errore ridurre l’opera di Craxi al suo triste epilogo giudiziario. Craxi va discusso e giudicato, anzitutto sulla base dei suoi programmi e delle sue intuizioni politiche. Portò il Partito Socialista al centro della politica italiana, promuovendo l’ammodernamento della politica, della società e del costume. Da presidente del Consiglio dal 1983 al 1987 riuscì a conquistarsi una statura di statista internazionale, riducendo nella norma un’inflazione vertiginosa a due cifre, e a rilanciare l’economia e la produttività, vincendo sinanco un referendum sulla scala mobile in contrapposizione alla linea politica dei comunisti e della CGIL. Stipulò un nuovo Concordato con la Santa Sede, superando quello firmato da Mussolini nel 1929. Sostenne con convinzione politica il cancelliere Schmidt nel confronto con l’URSS sui missili di teatro in Europa.
Una parte del libro si sofferma sulla questione meridionale mai risolta e sulle grandi potenzialità che il territorio agrigentino detiene sul piano delle risorse archeologiche. Il libro mette in evidenza la fase seconda della gestione Craxi con particolare riferimento alla vicenda tangentopoli. Craxi commise degli errori in quanto si fidò di persone sbagliate e di non essersi accorto della presenza di un germe che si espandeva lungo il terreno della corruzione in forza di un vecchio sistema sul finanziamento illecito dei partiti. Nel 1992 fu travolto dal populismo montante, frutto di un eccesso giustizialismo con scene irriguardose verso la persona umana. Oggi a dieci anni dalla morte del leader socialista, il capo dello Stato On.le Giorgio Napolitano, in piena coscienza ha dichiarato nella lettera inviata ai familiari che su Craxi si registrò una durezza senza eguali.
Il libro è ricco di fotografie, alcune inedite, di Craxi nella casa natale di Luigi Pirandello al Caos e alla contrada Noce con Leonardo Sciascia sarà presentato venerdì 29 gennaio 2010 alle ore 17,00 presso la biblioteca museo regionale Luigi Pirandello di Agrigento. Craxi e Sciascia alla Noce in un fraterno colloquio, tra vecchi amici, tra due persone legate da vincoli di solidarietà e di comunanza sui diritti civili e sulle riforme istituzionali. Craxi partecipò a Racalmuto ai funerali di Sciascia.
Un libro di grande attualità dove emerge la figura di un uomo che servì il suo paese con rinnovato impegno e con una visione moderna sul piano delle decisioni politiche. Secondo Paolo Cilona si commette un grave errore ridurre l’opera di Craxi al suo triste epilogo giudiziario. Craxi va discusso e giudicato, anzitutto sulla base dei suoi programmi e delle sue intuizioni politiche. Portò il Partito Socialista al centro della politica italiana, promuovendo l’ammodernamento della politica, della società e del costume. Da presidente del Consiglio dal 1983 al 1987 riuscì a conquistarsi una statura di statista internazionale, riducendo nella norma un’inflazione vertiginosa a due cifre, e a rilanciare l’economia e la produttività, vincendo sinanco un referendum sulla scala mobile in contrapposizione alla linea politica dei comunisti e della CGIL. Stipulò un nuovo Concordato con la Santa Sede, superando quello firmato da Mussolini nel 1929. Sostenne con convinzione politica il cancelliere Schmidt nel confronto con l’URSS sui missili di teatro in Europa.
Una parte del libro si sofferma sulla questione meridionale mai risolta e sulle grandi potenzialità che il territorio agrigentino detiene sul piano delle risorse archeologiche. Il libro mette in evidenza la fase seconda della gestione Craxi con particolare riferimento alla vicenda tangentopoli. Craxi commise degli errori in quanto si fidò di persone sbagliate e di non essersi accorto della presenza di un germe che si espandeva lungo il terreno della corruzione in forza di un vecchio sistema sul finanziamento illecito dei partiti. Nel 1992 fu travolto dal populismo montante, frutto di un eccesso giustizialismo con scene irriguardose verso la persona umana. Oggi a dieci anni dalla morte del leader socialista, il capo dello Stato On.le Giorgio Napolitano, in piena coscienza ha dichiarato nella lettera inviata ai familiari che su Craxi si registrò una durezza senza eguali.
Il libro è ricco di fotografie, alcune inedite, di Craxi nella casa natale di Luigi Pirandello al Caos e alla contrada Noce con Leonardo Sciascia sarà presentato venerdì 29 gennaio 2010 alle ore 17,00 presso la biblioteca museo regionale Luigi Pirandello di Agrigento. Craxi e Sciascia alla Noce in un fraterno colloquio, tra vecchi amici, tra due persone legate da vincoli di solidarietà e di comunanza sui diritti civili e sulle riforme istituzionali. Craxi partecipò a Racalmuto ai funerali di Sciascia.
L’opera è presentata da Vincenzo Caruso, direttore della biblioteca museo “Luigi Pirandelo”, dal sindaco di Agrigento avv. Marco Zambuto, dall’on.le Angelo Capodicasa, dal vice presidente della regione siciliana on.le Michele Cimino, dal docente universitario prof. Zino Pecoraro, e dall’on.le Calogero Pumilia. All’incontro è prevista la partecipazione di una delegazione diplomatica della Repubblica di Tunisia guidata dal console Abderrahmen Ben Manzour.
Certamente la memoria ricopre un ruolo importante e determinante nel libro di Paolo Cilona al punto di rendere i momenti più vicini ed essenziali sul piano storiografico.
Certamente la memoria ricopre un ruolo importante e determinante nel libro di Paolo Cilona al punto di rendere i momenti più vicini ed essenziali sul piano storiografico.
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