giovedì 7 gennaio 2010

Botta e risposta: Sindaco e Fra' Diego ... da non perdere !!!


CARI LETTORI DEL BLOG REGALPETRA LIBERA VI INVITIAMO A LEGGERE GLI ISTITUZIONALI AUGURI DI BUON ANNO DEL SINDACO (pro-tempore) DI RACALMUTO, CON ACCANTO IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, DAVVERO ORIGINALISSIMI, DA NON PERDERE !!!

SEGUE LA RISPOSTA DEL COMITATO CITTADINO "FRA' DIEGO LA MATINA" ...

Il sindaco:
"Buon anno a tutti quanti provano la gioia di vivere, malgrado c’è sempre qualcuno che ti invidia pure per l’aria che respiri.
E ADESSO, SI FA PER DIRE, AUGURIAMO, ANCHE A QUESTE SPECIE DI INDIVIDUI CHE CI PREMURIAMO DI ELENCARE ED AGGETTIVARE A DOVERE, UN SIGNIFICATIVO E PARTICOLARE BUON ANNO.
Buon anno a coloro i quali, rosi da una maledetta voglia di distruggere tutto e tutti, non sono in grado di pensare neanche alla ben che minima idea di che cosa significa farsi del bene o fare del bene anche agli altri.
Buon anno a tutti i vanagloriosi, i narcisi, a tutti coloro cioè che essendo presi a tal punto di sé stessi, si specchiano solo su sé stessi, guardandosi soltanto il proprio ombelico.
Buon anno ai meschini d’animo, ai miserabili, agli autolesionisti, ai falsi, agli ipocriti, agli invidiosi.
Buon anno ai rancorosi, agli accidiosi, agli stupidi, agli imbecilli, ma anche ai cretini che non sono in grado di capire che sono cretini.
Buon anno agli imprudenti, agli avventurieri, ai profittatori, ai furbi, agli uomini privi del benché minimo senso di che cosa significa lealtà.
Buon anno ai cattivi, ai malfattori, un po’ meno a tutti coloro i quali vanno ben oltre certi limiti.
Buon anno anche a chi continua a non rispettare la dignità umana.
MA CI CREDETE DAVVERO CHE PER TUTTA QUESTA GENTE CHE HO ELENCATO SARA’ DAVVERO UN BUON ANNO?
Come si può vivere bene invidiando, odiando e desiderando sempre e comunque il male degli altri?
Avrei voluto rivolgermi a tutt’altro genere umano, ma stavolta sono riuscito a trovare soltanto la forza di rivolgermi a questa insana strippa di persone.
Si tratta ovviamente di soggetti variegati che nel tentativo di porre sotto assedio la vita degli altri, finiscono con l’assediare sé stessi, rovinando sulle loro ossessive manie di rompere i cogl…i agli altri, mentre distruggono ogni minimo loro barlume di umanità."

(salvatore petrotto sindaco pro-tempore di Racalmuto)




Comitato cittadino "Fra' Diego La Matina"


"Il tempo del conflitto,dello scontro, del dissenso permanente è usurato.
Rischia di diventare se non dannoso, quantomeno patetico.
Il sindaco Petrotto non è più un ragazzo, ma un signore con i capelli bianchi e molta esperienza della vita: tocca a lui un gesto di pacificazione e distensione, tocca a lui per primo aprire una nuova stagione di unità e di concordia in questo paese.
Quella stessa concordia che, a un occhio esterno, sembrava di intravedere nel giorno della visita del Capo dello Stato.
Tocca a lui il primo passo perchè è il primo Cittadino, perchè ha onori ed oneri, perchè ha responsabilità private e pubbliche.
Lo faccia pubblicamente, e chieda scusa per quello che non ha fatto o per quello che ha fatto male.
E subito dopo chieda la collaborazione di tutti per ripartire e per ricominciare a lavorare insieme.
Forse Racalmuto aspetta solo questo: una mano tesa per aprire una nuova stagione.
Una stagione di pace".

Questo è quanto scriveva Gaetano Savatteri sul numero di Agosto di Malgrado Tutto.
Un' invito alla riflessione, all'assunzione di responsabilità.
Un' invito a ritornare a fare il Sindaco di tutti.
Spiace constatare come a distanza di parecchi mesi trascorsi in un clima poco costruttivo, proprio in occasione delle festività natalizie quest'invito che in realtà proviene da un intero paese, sia caduto ancora una volta nel vuoto.
Anzi, ci sembra si voglia nuovamente soffiare sul vento della polemica della discordia quasi non si riesca a farne a meno.
Apostrofare con appellativi quali “accidiosi, imbecilli, stupidi, cretini, miserabili e altri che si fa fatica perfino a ripetere” coloro i quali non omologano il proprio pensiero e manifestano in qualche modo un diverso punto di vista, ci sembra veramente grave.
Questo linguaggio non si addice ad un Sindaco che ripetiamo dovrebbe essere il Sindaco di tutti.
Non crediamo che a questo punto troverà nuovi o vecchi interlocutori disposti a seguirlo su questo terreno.
Pur tuttavia lo invitiamo ad avere maggior rispetto per i propi Cittadini e a rivedere tante cose anche in considerazione del fatto che oggi veramente in pochi sono disposti ad affermare di condividerne l'operato amministrativo di questi due anni e mezzo appena trascorsi; fatta eccezione, forse, per tutti quelli, politici e non, che dalla vicinanza col Sindaco traggono qualche, effimero, vantaggio personale o di bottega.
Noi per quanto ci riguarda ci auguriamo che questo nuovo anno possa veder crescere nella nostra società il senso del rispetto, della verità, della giustizia e del merito e che ciò possa avvenire indipendentemente dalla diversità di pensiero sarebbe il miglior modo per ricordare il messaggio di Sciascia non solo per il ventennale dalla morte ma per tutti i giorni a venire. (G.G.)

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