Durante la scorsa legislatura al tentativo di Restivo di estromettere il vicesindaco dott. Sardo, esponente di spicco dei DS, questi tuonò “io fuori tu dentro”.
E tutto rientrò nei ranghi.Anche in questa legislatura Petrotto, per tramite di certi ceffi e certi bravi, dopo l'ennesimo tentativo di estromissione, sempre dello stesso Dottore, ha dovuto fare i conti con questa filosofia, oggi mutata in un “ noi dentro voi fuori”.
Ed in effetti è questo, in sintesi, il credo politico dell'oggi consigliere Sardo.
Tutto si inserisce come dice Petrotto in un contesto di "agguati, tranelli, imboscate, illazioni, diffamazioni, calunnie e lettere anonime che molto hanno a che fare con una certa cultura mafiosa".
Al municipio agisce,come dice sempre Petrotto, "un gruppo composto in prevalenza, da miserabili, elemosinanti, rinnegati e fedifraghi".
E chi meglio del Sindaco stesso che vive, partecipa e dirige quotidianamente questa realtà poteva definirne i contorni e la natura? In realtà si va oltre.
Sempre il Sindaco sostiene che "al comune persistono gruppi di potere che hanno come solo obbiettivo la speculazione, in un settore delicato come quello dei lavori pubblici, e che tutto discende dall'arresto di un assessore al ramo per traffico internazionale di stupefacenti".
Che il dott. Sardo fosse politicamente cinico e spregiudicato lo ha dimostrato lui stesso in più di una circostanza. Che non abbia mai avuto nessuna difficoltà a redigere documenti politici coinvolgendo ingenui soggetti per poi compiere doppi e tripli salti mortali all'indietro per riscuoterne il prezzo, anche questo tutti lo sapevamo.(vedasi ultimo documento a firma di sette consiglieri comunali)ma che arrivasse al punto da far finta di niente davanti a tutto questo squallore, anzi che possa averlo utilizzato per alzare il prezzo ottenendo due assessori, onestamente non lo ritenevamo possibile.
Così come non ritenevamo possibile che anche altri componenti illustri del partito si potessero prestare a questo “sciacallaggio politico” poco edificante agli occhi dell'opinione pubblica.
Si ha l'impressione che tutto possa essere sacrificato davanti alla prospettiva di poter gestire soldi pubblici, appalti, piani regolatori, pip e pop clientele e quant'altro.A maggior ragione se lo si può fare recitando un, insperato, ruolo da protagonista, e non da comprimari come è stato fino ad oggi.
Non ci sembra educativo e rispettoso per il popolo di centrosinistra alle prese, sempre più, con questi uomini dalla doppia e tripla morale.
Dott. Salvatore Sardo - Consigliere comunale PD
Non capisco da dove provenga tutto questo livore nei miei confronti, da parte di Peppe Guagliano. Forse, Guagliano, come i suoi corifei, deluso dalla conclusione positiva della crisi,sparge veleni per creare confusone da cui trarne (improbabili)vantaggi politici. Il paese è piccolo, ci conosciamo tutti: ognuno ha la sua storia e la mia è molto diversa dalla sua!
Giovanni Bello
oggi mi sono fermato a leggere il manifesto in questione,allora mi chiedo:come si fa a rimanciare tutto quello che è stato scritto pubblicamente in un manifesto e sotto firmato dai partiti?Racalmuto è davvero un paese straordinario si nega pure l'evidenza... maaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Cristian Alaimo
approfitto dell'occasione per dire che tutte le pubblicità non hanno funzionato se non a fare tornare il sindaco sui suoi passi.2 consiglieri 2 assessori ma a quale prezzo? il prezzo della presa in giro di un paese?Penso che le dimissioni dovrebbero chiederle in consiglio non il sindaco...Facciamoci un esame di coscienza e dichiariamo TUTTI cosa ci interessa veramente,le strade sono 2 e sono:
1)Il personale...
2)civile(bene per il paese)la seconda penso sia scartata a prescindere,nel mio blog ho posto alcune domande che ancora non hanno risposta (e forse mai l'avranno)mi auguro che i cittadini siano resi partecipi di quello che succede su parole dei "politici" al comune,non di noi cospiratori di facebook,un pò di onestà non fa male (chi c'amma ghiri a cuntari a dru San Pietru??)
Il dibattito continua ... a dopo !!!
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