mercoledì 26 agosto 2009

Gli eretici di facebook ... di Luigi Scimè

Certe parole possono annullare secoli di storia e fare ritornare alla Sicilia seicentesca degli inquisitori spagnoli e dei tribunali d’inquisizione quando chi la pensava diversamente veniva arso al rogo. Ricordarte il famoso Juan Lopez de Cisneros? Rieccolo Juan!

http://www.ilportaledelsud.org/inquisitori.htm

Mi riferisco al discorso, a mio avviso molto grave, che il sindaco Petrotto ha rivolto, in un video pubblicato sul portale canicattiweb, alle migliaia di racalmutesi che amano stare con gli altri su facebook. Una piazza dove soprattutto i giovani hanno la possibilità di discutere tra loro parlando della loro vita, delle loro emozioni, dei loro ideali, delle loro passioni, delle loro insoddisfazioni che spesso riguardano gli attuali amministratori del nostro paese e che il sindaco ovviamente vuole zittire avendo comunicato che la polizia postale avvierà dei controlli sui testi e sulle immagini che appartengono alla privacy di ognuno.
Ancora una volta crede che siamo tutti scemi ... !?
E’ fin troppo evidente che si sta aggrappando a tutto per non continuare a scivolare nell’impopolarità.
Credete sia possibile, ammesso che sia vero quel che dice, che la Polizia Postale possa dare seguito all’assurda richiesta di controllare tutti coloro che frequentano facebook?
Le denunce si fanno indicando i responsabili e il reato che questi hanno commesso.
Quanto ci manca Obama!
Basti pensare che il Presidente ha utilizzato facebook in campagna elettorale e dopo la sua elezione proprio per interloquire personalmente con i giovani.
O ancora, i tanti sindaci della nostra provincia, per esempio Lillo Firetto sindaco di Porto Empedocle che sta su facebook a dialogare con i suoi concittadini. Ma capisco le difficoltà di alcuni perchè come dice la stessa parola per andare su facebook ci vuole faccia.
Evidentemente ci troviamo innanzi a quella solita mentalità retrograda che poggia il proprio potere sulla capacità di dire tutto e il contrario di tutto e sul silenzio della gente.
Se il silenzio non c’è bisogna imporlo!
Tutto deve avvenire al chiuso nelle stanze comunali, mutu tu e mutu iu !
Grave, grave , molto grave!
Come se si invitasse la Polizia a controllare ciò che dice la gente in piazza o nei circoli.
Mancano i manganelli e gli stivali lucidi del ventennio ma l’offesa e la minaccia alla libera espressione è sempre quella.
Tra l’altro è veramente assurdo pensare che un sindaco eletto grazie al contributo di una lista che si chiamava “ Lista Giovani “ possa oggi infierire proprio su un mezzo di comunicazione e di libertà per i giovani qual'è facebook.
Purtroppo per lui, i sindaci devono produrre fatti e non chiacchiere e teatrini di periferia.
Se guardiamo indietro, per due anni e mezzo qualcuno ha visto il sindaco in giro di giorno o nelle televisioni o nei giornali?
Si è mosso in queste ultime settimane perché, anche grazie a facebook, sta venendo su una certa opposizione alla sua sindacatura e un sempre più pressante desiderio di liberare Racalmuto.

VIVA RACALMUTO LIBERA!!!

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