(Virginia Raggi, Sindaco di Roma)
Serve un piano straordinario per l’abbattimento di tutti gli alberi malati e arrivati a fine vita a Roma.
Si tratta di piante per le quali non c’è alcun rimedio e per le quali non basta la manutenzione. Questi alberi li potremo sostituire piantandone altri, giovani e sani, al loro posto.
Molti degli esemplari caduti hanno circa 90 anni: sono stati piantati durante il regime fascista ed ora sono giunti al termine della loro esistenza. Si tratta di piante per le quali non bastano le cure ordinarie.
So che queste mie parole faranno adirare molte associazioni ambientaliste ma la situazione del patrimonio arboreo di Roma è questa. Per fare la manutenzione dei 330mila alberi presenti a Roma servono fondi e, soprattutto, la possibilità di recuperare i ritardi dovuti ai decenni in cui troppo poco è stato fatto.
In questi due anni abbiamo avviato il monitoraggio dei circa 82mila alberi presenti lungo le strade o nelle piazze della città. Noi lo abbiamo fatto.
Abbiamo già abbattuto più di 2000 esemplari pericolanti e ne abbiamo individuati altri da abbattere o mettere in sicurezza urgentemente.
Ricordiamo anche che i pini così vecchi deformano l’asfalto rendendo sconnesse le sedi stradali e i marciapiedi: non sempre si può intervenire con operazione di “fresatura” delle radici perché indeboliscono la pianta.
Al contempo abbiamo anche visto che alcuni lavori stradali eseguiti negli anni passati hanno tranciato le radici pregiudicandone irrimediabilmente la staticità.
Abbiamo effettuato tanti interventi ma, come raccontano le cronache di questi giorni e non solo a Roma, non basta ancora. Bisogna avere il coraggio di dire che serve un’azione straordinaria: un’azione che, inevitabilmente, cambierà anche il paesaggio di Roma. I pini secolari fanno parte del panorama di Roma ma così non si può andare avanti.
Per questo piano straordinario saranno necessari fondi speciali che, attualmente, il Comune di Roma Capitale non ha. Ma che chiederemo al Governo.
Durante il periodo di Mafia Capitale si è fatto finta di nulla, c’era chi speculava proprio sul settore ambiente con appalti truccati e incuria. Ne paghiamo le conseguenze anche oggi.
Quel tempo è definitivamente passato.
Ho ripreso la delega all’Ambiente e ho deciso di imprimere una svolta forte in tal senso per difendere i miei cittadini.
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