(Post di Vincenzo Maniglia)
Tutto mi sarei aspettato fuorché una fine così
miserevole. La poltrona è salva e Racalmuto può gioire, il Sindaco completerà
il suo mandato e finalmente potrà fare in quattro mesi quello che non è
riuscito a fare in quattro anni.
A quali condizioni però?, l'ennesimo
tradimento di un'opposizione con il cappello in mano pronta a svendersi pur di
conquistare posti di potere.
Un Sindaco, Messana, paragonato al Principe di
Salina ma ridotto ad elemosinare voti in cambio di posti in Giunta, pronto a
sacrificare i suoi ultimi Assessori, anche quelli che in questi giorni gli
hanno consentito di fare più svariati proclami contro i “traditori della
maggioranza” che a suo modo lo hanno voluto sfiduciare senza alcuna apparente
motivazione.
Il “Lupo” mascherato da agnello non si è
nemmeno opposto all’eliminazione dell’ultimo baluardo dell'originaria giunta
comunale, la Vicesindaco, rea forse di essersi scontrata con i consiglieri
borselliniani.
Ed è in questo scenario di confusione politica che
emerge con fermezza la posizione del gruppo “Racalmuto prima di tutto”. La
COERENZA di chi, pur avendo 3 Assessori, quindi occupando i posti tanto ambiti,
ha voluto dire basta a questa agonia che ormai si protrae da diversi anni. Ma
questa coerenza, che in politica dovrebbe essere un valore irrinunciabile, è
stata utilizzata dai borselliniani, sì quelli che agiscono per il bene del
paese, quelli che pur avendo firmato la sfiducia, hanno approfittato di quella
coerenza per fare “inginocchiare” il Sindaco. Non bastavano le dichiarazioni di
intenti, hanno preteso in cambio del
voto in Consiglio e prima di entrare in Aula, le nomine assessoriali non
fidandosi del “Lupo”.
L'agonia per Racalmuto continua, la quarta
Giunta di un Sindaco apparentemente contrario alle girandole degli assessori
fin quando non gli si tocchi la poltrona, è nata.
Fra quattro mesi quando il mandato si
completerà il popolo darà la sua sentenza.
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