LETTERA APERTA AI CITTADINI
Abbiamo accettato la sfida del governo per amore del nostro paese, perché
abbiamo stima del sindaco, perché abbiamo creduto nelle dichiarazioni di
impegno dei dirigenti politici e dei consiglieri comunali di “Racalmuto Prima di
Tutto”, che un anno fa ci hanno scelto e proposto di entrare a far parte della
Giunta.
La presentazione della mozione di sfiducia, presentata da 14 consiglieri
comunali, ci ha sorpresi fermandoci quando la nostra comunità doveva
raccogliere i frutti di un lavoro intenso, che insieme al sindaco abbiamo
portato avanti nell'esclusivo interesse del paese.
Tanti e complessi i fronti della nostra azione: la raccolta differenziata è al
76% e la prossima settimana si dovrà iniziare a pianificare il passaggio di
consegne con i nuovi aggiudicatari del servizio; la trasformazione a tempo
indeterminato dei contratti dei lavoratori precari, un procedimento che si
compone di diversi atti, alcuni dei quali sottomessi al controllo di organi di
vigilanza con i quali si dovrà interloquire; l’audizione finale alla Corte dei
Conti per chiudere il Piano di Riequilibrio Finanziario; la manutenzione delle
strade urbane ed extraurbane con lavori programmati per oltre 400.000 euro;
il Teatro Comunale e la biblioteca pronti per la riapertura, ed altro ancora.
Riteniamo che la mozione di sfiducia è un danno per il paese. Stacca la
spina alle istituzioni elette dal popolo, disarma il Consiglio, il Sindaco e la
Giunta, quando si stanno realizzando e completando progetti finalmente in
dirittura d’arrivo che impegneranno per i prossimi anni il nostro Comune,
Riteniamo, invece, che consiglieri e le forze politiche, nei rispettivi ruoli di
maggioranza ed opposizione, insieme al Sindaco, agli assessori, ai nostri
impiegati, debbano impegnarsi nello sforzo di fine mandato.
Viviamo con estremo disagio la condizione di giunta priva della fiducia di chi
ha concorso a nominarla e l'interruzione di ogni rapporto con il consiglio
comunale ci delegittima ad operare.
Senza la legittimazione piena del Consiglio Comunale questa giunta è
evidente che non può proseguire la propria attività.
Ci uniamo al Sindaco nell'appello a deporre le armi, a ritrovare, in nome degli
interessi primari della nostra comunità, un’intesa per la naturale scadenza
del mandato.
Per il bene primario della nostra comunità abbiamo agito sempre con onestà
ed imparzialità e pertanto non esiteremo a metterci da parte ove fosse
necessario.
Ci rivolgiamo alle forze politiche, ai consiglieri comunali che le
rappresentano, ai nostri impiegati, alle associazioni che animano la nostra
comunità e con le quali, in questi giorni, stavamo pianificando le
manifestazioni natalizie, perché riflettano, reagiscano, si mobilitino per
rivendicare il diritto ad essere governati da un Consiglio Comunale, da un
Sindaco e da una Giunta, e non da un Commissario.
Valerio Canicattì
Salvatore Petruzzella
Carmela Matteliano
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