venerdì 30 novembre 2018

Racalmuto, sfiducia. Guagliano: Una decisione non presa, di certo, a cuor leggero

(Post di Giuseppe Guagliano)
E' giusto che ognuno esprima il suo pensiero. E' giusto che il Sindaco cerchi di difendersi. (Gli chiediamo solo di dire la verità).  Mi auguro che anche gli assessori lo facciano, uscendo fuori da questa condizione, ricorrente, di stretta tutela con cui il Sindaco li avvolge rischiando di asfissiarli. (Ci ricorda la fasciatura che nelle famiglie si praticava -a danno dei neonati!- con la convinzione che potessero crescere dritti e forti! Certamente non più intelligenti!)
Ma è altrettanto giusto che si valutino le ragioni di chi ha trovato il coraggio di compiere questo atto politico forte, e dalle conseguenze politiche incerte per gli stessi proponenti!

Una decisione non  presa, di certo, a cuor leggero. Si sono svolte, nei due anni successivi alla precedente mozione di sfiducia, decine e decine di incontri, ristretti, allargati, e di tutte le misure. Al Sindaco abbiamo rivolto Appelli in tutte le occasioni, nelle Commissioni Consiliari e nei Consigli Comunali,  ad avere più rispetto verso l'Istituzione Consiliare, verso i singoli Consiglieri, verso la Politica e verso il Tessuto Sociale. Ad impegnarsi di più nella ricerca di quegli equilibri imprescindibili nelle dinamiche della vita sociale e politica. Ad essere più rapido e coraggioso nelle scelte amministrative. A gestire meglio il tempo per una più efficiente e produttiva programmazione. E per fare tutto questo, tutti noi, ci siamo messi totalmente e disposizione fin dal primo giorno di Governo della Città. E lo abbiamo fatto fino all'ultimo minuto dell'ultimo giorno utile per poter presentare la mozione. Dal Sindaco abbiamo solo e sempre ricevuto, rinvii, silenzi, al massimo mezze risposte. Tanti impegni faticosamente presi sono stati disattesi, spesso anche rinnegati. Capite che non era più una situazione sostenibile. Spiace, in queste ore, assistere al tentativo del Sindaco di nascondersi dietro i problemi e le difficoltà dei Cittadini, che in verità lui avrebbe dovuto risolvere o quanto meno affrontare. Nel periodo che manca alla votazione della sfiducia, sarebbe giusto fare una sorta di "OPERAZIONE VERITA'" in cui gli interessati e chiunque abbia qualcosa da dire lo faccia a beneficio del cittadini e della storia.

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