E’ stato approvato il progetto Pon Inclusione attiva
per il Distretto Socio-Sanitario D3, lo afferma l’Assessore alle Politiche
sociali di Racalmutodott.ssa Carmela Matteliano. La notizia è stata
ufficializzata giorno 22 giugno ad Agrigento, al
Palazzo Filippini, dove si è svolto un incontro con il Direttore regionale
dell’Inps, Dott.re Finamore e con il Dirigente generale del dipartimento
regionale della Famiglia e delle Politiche sociali, Mario Cardone. I progetti
Pon approvati sono otto nella prov. di Agrigento; quattro nella prov. di
Caltanissetta e quattro nella provdi Enna. Pertanto, per il triennio 2017-2019
l’intero Distretto socio-sanitario D3, composto dai comuni di Canicatti, Campobello di Licata, Racalmuto,
Grotte, Ravanusa, Naro, Camastra e Castrofilippo riceverà il finanziamento
di 638,000,000 €. Tale finanziamento servirà per un intervento di attivazione
sociale e lavorativa, per chi è già beneficiario della Carta Sia, ad un
progetto personalizzato di presa in carico predisposto insieme ai servizi
sociali del Comune di residenza, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi
sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati attivi nell’ambito degli
interventi di contrasto alla povertà, con particolare riguardo agli enti no
profit.
“Dal 2 settembre 2016, data
di avvio del progetto, allo sportello “SIA”, del Comune di Racalmuto – dichiara
l’assessore Carmela Matteliano- sono pervenute in totale 107 istanze. Di cui53 respinte per punteggio inferiore a
quello stabilito dal bando (e cioè da 45 punti in su), 33 respinte per mancanza
dei requisiti richiesti;1 revocata per cambio di residenza e 20 accettate, hanno
quindi, acquisito il diritto alla carta SIA. Grazie al decretodel Governo del
09 Marzo 2017, che prevede una nuova misura contro la povertà definita REI ovvero,
reddito d’Inclusione, saranno raggiunti più nuclei familiari poiché, è
stata abbassata la soglia di accesso relativa alla valutazione multidimensionale
del bisogno. Se prima per accedere al SIA infatti, era necessario raggiungere
45 punti, oggi, ne basteranno 25. Ciò significa che buona parte delle famiglie
con un Isee fino a 3 mila euro in cui sia presente almeno un figlio minorenne o
disabile o ci sia un figlio in arrivo, che si sono visti respingere l’istanza
presentata per il SIA entro
il 29 aprile 2017, potranno ora accedere al beneficio”.“Si avvia finalmente– continua il sindaco Avv. Emilio Messana -una misura strutturale di contrasto alla
povertà, che era stata sperimentata nelle città più grandi e che in questa
prima fase si rivolge alle famiglie con minori o con persone con disabilità. Si
tratta di un progetto che coinvolgerà per la prima volta tutti i componenti del
nucleo familiare, prevedendo specifici impegni per adulti e bambini, dalla
ricerca attiva di un lavoro, all’adesione a progetti di formazione, fino alla
frequenza e all’impegno scolastico e alla prevenzione e tutela della salute.
L’obiettivo, chiaramente, è aiutare le famiglie a superare la condizione di
povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia”.
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