domenica 23 febbraio 2014

Il grillo parlante di Racalmuto alla Fondazione Sciascia

Sergio Scimè (da parloinfoto)
Ieri ho fatto il mio bell'intervento alla Fondazione Leonardo Sciascia. E' stata un'emozione poter parlare da racalmutese nella sala dove si svolgono manifestazioni di grande interesse culturale.
Ho parlato del mio paese, dei bisogni, delle tasse, della (mediocre) qualità della vita. In sala c'erano gli attuali candidati a sindaco, qualche altro aspirante, tanti politici, qualche giovane.
Il popolo era assente.
Tutti più o meno hanno detto che il paese si trova in un momento drammatico; tanta la sfiducia dei cittadini verso le istituzioni e la politica. Si è parlato dei precari del comune, a rischio licenziamento. Ogni candidato sindaco era accompagnato da un gruppetto di fedelissimi.
Felice Cavallaro (da parloinfoto)
Felice Cavallaro, che ha coordinato gli interventi mi ha presentato come "Il grillo parlante di Racalmuto, la voce critica che fa bene alla democrazia". Grazie Felice, ma questo raccontare alla gente ha avuto un costo: aggressioni verbali e querele istituzionali. Certamente Racalmuto non è ancora un paese libero, dove poter dire quello che si pensa, senza paura.  Esprimere il pensiero è pericoloso. Rendere pubblica una delibera ti crea inimicizie. Speravamo di più. Pensavo che qualcosa sarebbe cambiato in un paese sciolto per infiltrazione mafiosa. Maggiore partecipazione. Spazi dove sviluppare la cultura dell'antimafia.
Meglio non dire nulla, essere indifferenti. Aspettare.
Il cittadino comune non crede a nessuno. In un paese civile i cassonetti della spazzatura non vengono collocati sotto la bandiera italiana e davanti la scuola. A Racalmuto succede. In un paese civile  i bambini devono avere spazi sicuri dove poter correre e giocare. A Racalmuto tutto è invaso dalle auto. In un paese civile, con 220 impiegati, non si tolgono servizi: come l'asilo nido e la mensa scolastica. I servizi, anzi, dovrebbero aumentare. In un paese civile, in un paese di 8000 abitanti, la spazzatura non può costare 6000 euro al giorno. Per poi vedere che a spazzare le stradine del centro storico sono gli stessi residenti, la vecchietta che paga 700 euro di Tarsu. Una vergogna!
La democrazia è un'altra cosa. Partecipazione, ascolto, trasparenza, legalità. Continuando così, Racalmuto sarà destinato a scomparire. I giovani se ne andranno. Ma si continuerà a parlare di grandi progetti, di stratosferiche iniziative, dell'irresponsabilità di altri.
Il desiderio dei Racalmutesi è quello di poter vivere in un paese normale. Niente di più.

Sergio Scimè, blogger Regalpetra libera

3 commenti:

  1. come potevi sperare che tra i presenti qualcuno avesse fatto cenno alle responsabilità del passato? hanno fatto finta di non vedere quando le cose accadevano figurati ora! è il meccanismo delle lotterie e dei giochi a quiz che stordisce la moltitudine che vive di stenti. Grandi cose, stratosferici progetti con i quali si tenta di stordire la gente. Insomma c'era tutto ciò che non si aspetta e che non vuole Racalmuto.

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  2. LILLO
    Un buon intervento,ma Sergio ci vuole una marcia in piu'. Ad una marcia in piu' in piu' si puo'. Arrivare coinvolgendo quei giovani che erano assenti nella sala. Tu parti in vantggio per innestare questa marcia in qualita' di docente. E' una strada lunga e tortuosa, ma se si riesce ad inculcare nelle menti dei giovani una coscienza civica, col tempo dara' i suoi frutti e le generazioni future saranno ripagate da cio, che offrira' laloro terra e magari non saranno costretti a lasciare la loro terra, cosi' come ho dovuto fare anch,io piu' di trent'anni orsono. Buon lavoro Sergio. Non mollare !!!!!

    IRENE
    La gente è Stanca di sentire parlare... è x qst k nn partecipa xke sa k una volta raggiunti gli obbiettivi ognuno x la sua strada altro k Cambiamento e Trasformazione del paese .. senza un progetto valido con dei punti da mettere alla vista di tutti la gente

    LUIGI
    bravo sergio.....
    almeno vediamo un volto nuovo uno ke ha dato la parola hai cittadini sia nel blogger che su facebook....unni è resta!

    TOTUCCIO
    Bravo Sergio,sono daccordo con Luigi.

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  3. nicoletta marchesemartedì, 25 febbraio, 2014

    Sergio............una tavola rotonda deludente...bla bla bla preparati e mnemonicamente ripetuti...pochi di voi avete parlato con il cuore al cuore della gente..é realmente necessaria una rivoluzione nei modi,ma soprattutto nei fatti.La gente ha bisogno del pane quotidiano e non delle idee....dovremmo rileggere la novella LIBERTA' di G.VERGA....DIAMO UNA SVOLTA....sacrifichiamo il nostro ''particulare'' per la collettività.....tanti candidati-sindaci ,nessun sindaco.Il vecchio stanca,il nuovo dorme...Temo che veramente molti di coloro che si sono cimentati in aulici ,ma sterili discorsi non abbiano capito che la gente non è più disposta a chinare il capo come l'asino di mastru misciu....BUON LAVORO

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