Amare il proprio paese, essere
fiero di amarlo, dovrebbe essere qualcosa di semplice, di naturalmente
istintivo, come il bere, come sfamare la propria famiglia, come programmare la
propria vita e in una società civilmente organizzata dovrebbe essere naturale
avere contegno e rispetto verso le norme scritte ed etiche che regolano la
civile convivenza. La politica è un arte nobile, anzi la più nobile delle arti,
diretta ad organizzare le comunità ed il bene comune al fine del raggiungimento
di un progresso collettivo.
Ed ecco che le amministrazioni
che si sono avvicendate alla guida del comune, con particolare riferimento a
quelle degli ultimi vent’anni, hanno assunto scientificamente linee politiche
deleterie e totalizzanti mirate ad annichilire ogni forma di libera
aggregazione sociale e di libera manifestazione di opinioni.
In questo paese è stato dato un
prezzo a tutto e a tutti (quasi), pagato con gettoni di presenza in consiglio
comunale, con la nomina ad assessore per tre mesi, con una nomina in
commissione edilizia, con incarichi professionali pubblici, promozioni a limite
della legittimità, il comune era diventato una sorta di centro
commerciale dove ogni forma di impostura e di mercimonio era possibile.
Se si riflette sul periodo che va
dal ’93 ad oggi un lasso di tempo di 20 anni, quale messaggio ha percepito la
ragazza o il ragazzo che oggi ha trent’anni e nel ’93 ne aveva 10? Questi
giovani riescono ad immaginare che ci può essere un mondo e un paese
diverso con meno corrotti e più ricchezza per tutti?
Questi giovani ritengono che i
politici responsabili dello scioglimento del comune per infiltrazione mafiosa
non si devono candidare?
I giovani ritengono che i
consiglieri comunali rimasti attaccati alle poltrone e non si sono
dimessi, atto che poteva evitare lo scioglimento, forse solo per quel misero
gettone di presenza, si siano macchiati di ulteriore responsabilità ovvero di
aver arrecato un enorme danno al paese? I giovani in che misura sono stati
contagiati dalla malapolitica? Credono in una prospettivo futuro fondato
sulle loro capacità, sul loro coraggio, sulle loro idee, sulla loro grinta e
ripudiare il malcostume della raccomandazione e credere nel merito? Sono
convinti che la Giustizia e la legge sono l’unica cosa a cui affidare il
proprio futuro e senza legalità non c’è progresso?.
Dico questo perché se non
prendiamo coscienza di quale male soffre questo paese non giungeremo mai ad una
prognosi e conseguenziale diagnosi.
Inoltre sono d’accordo con il
Sig. Prev. Il quale sostiene che parlare, controllare, riflettere, va bene ma
ad un certo punto e necessario agire, intervenire, operare, altrimenti continuando
a fare analisi preliminari (con più o meno enfasi) si rischia che
l’ammalato ci muore tra le mani. Se un vivace dibattito non si trasforma
in vitale intervento si rischia, non operando, che anziché asportare un cancro
che ci affligge faremo morire il corpo sociale.
A Racalmuto le cose da fare sono
poche ma importanti: Piano regolatore generale; recupero del centro storico;
iniziative finalizzate al rilancio delle attività agricole; Far decollare il turismo
culturale, non solo per avere un ritorno economico ma anche come obbligo morale
verso il Maestro Sciascia per averci lasciato una enorme eredità culturale, è
obbligatorio.
Sono un che vive a Racalmuto da
sempre, un paese che da il meglio di se nei momenti peggiori, Oriana Penzillo,
Serafina Macaluso e al Signor Prev ne siete un puro, autentico, eccellente
esempio. Grazie. L’unica amarezza che voci come le vostre ce ne dovrebbero essere
tante, occorre sperare che se ne sollevino tante, perché
Racalmuto possa ripartire e dimenticare tanto male subito ingiustamente.
Viva Racalmuto
Con Stima Ignazio Scimè
Ho tanta fiducia nelle giovani generazioni.E' veramente arrivato il momento di ricominciare a parlare di politica,intesa come momento di discussione pragmatica per risolvere i veri problemi del paese.Basta ...non servono i"vecchi marpioni" ma volti nuovi che credano nelle loro potenziali capacità di gestione della res publica..non è difficile spendersi per il paese che si ama...miei cari giovani racalmutesi incominciate a creare momenti d,incontro e stilate programmi concreti,realizzabili nell.immediato.IL FUTURO DEL PAESE DIPENDE DA VOI
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