sabato 25 maggio 2013

“CUSTODIRE LA MEMORIA” di Iolanda Salemi

Quando si parla di marketing territoriale in Sicilia, non si può fare a meno di parlare di Beni Culturali, Beni Ambientali, ed enogastronomia. La promozione e la valorizzazione del territorio devono portare allo sviluppo del tessuto socio-economico, puntando sulle vocazioni produttive del territorio. A Racalmuto l’altissima concentrazione di Beni Culturali: con le sue tredici chiese, colme di dipinti famosi, la fortezza araba, il castello Chiaramontano, il Teatro, le piazze,la Fontana, la Fondazione Sciascia,le attività culturali legate al nome di Sciascia, di fatto non portano nessun incremento turistico, come dovrebbe e potrebbe essere. La trascuratezza con cui i BBCC vengono trattati, deriva dal pregiudizio che la cultura non porta guadagno.
Il Bene Culturale su cui voglio porre l’attenzione è l’antico mattatoio comunale, che si configura come luogo privilegiato, per la realizzazione di iniziative turistico-culturali, nell’interesse della collettività. Sito in piazza Fontana, di fronte alla settecentesca fontana dei “ novi cannola”, da cui sgorga l’acqua amara. L’edificio risale alla fine dell’Ottocento, serviva per la macellazione, anche ai comuni limitrofi, è di forma rettangolare, con una corte interna. Caduto in disuso non solo per i nuovi metodi di macellazione, ma anche perché i costi di adeguamento alle nuove norme igienico-sanitarie non erano convenienti.
Dopo il restauro, si è iniziato a discutere sulla destinazione d’uso, a parte l’uso improprio che a volte se n’è fatto, oggi è di nuovo inutilizzato, e l’incuria lo porterà ad un sicuro degrado.
Un edificio storico è come un organismo vivo, ha bisogno di attività per ritrovare vigore, ha bisogno che la vita circoli al suo interno, per rivivere. La vocazione naturale di questo stabile sembra essere quella di CUSTODIRE LA MEMORIA, contenere un Museo di storia civica e diventare un contenitore culturale in grado di ospitare iniziative differenziate finalizzate al turismo ed allo sfruttamento intensivo di un Bene Culturale, mediante la realizzazione di uno spazio polifunzionale facilmente fruibile.

La missione di questo paese deve essere quella  di riscoprire la tradizione per promuovere il territorio; la conservazione della memoria storica e delle origini, attraverso strategie che vedono nell’identità culturale una delle chiavi vincenti per lo sviluppo. Infine la creazione di una rete di servizi che incrementino la domanda turistica con conseguenti benefici per l’economia locale. Si dovrebbero mettere in atto, una serie di azioni ed iniziative volte a calamitare i flussi turistici provinciali, in modo che i gruppi turistici che transitano per Agrigento siano motivati a trascorrere qualche giorno a Racalmuto. Sono convinta che l’innegabile vocazione turistica locale, possa rappresentare un valido sbocco professionale ed un prezioso volano per iniziative collegate, tramite il coinvolgimento di tutte le aziende operanti nel settore.
Iolanda Salemi

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