“Cos’è una giornata senza fantasia, creatività, immaginazione se non la fotocopia del giorni prima, identica ad oggi, che sarà uguale a domani ?”
Due concetti che tendono ad aprire lo sguardo e la mente sull’arte “astratta” e cioè su nuovi percorsi, nuovi orizzonti tracciati (ma non delineati) nella forma espressiva “non figurativa” (e quindi non “reale”) ma che costituisce l’essenza e la profonda pienezza della realtà.
Azione dinamica, movimento, percorso inteso come tracce nello scorrere del tempo e del luogo, pensiero a cui segue l’azione in un continuo susseguirsi di impulsi e riflessioni.
Dal commento di Francesco Gallo Mazzeo
Dal commento di Francesco Gallo Mazzeo
Essenzialismo - fra dinamica e meditazione
“Essenzialismi, sono radicalità, alfabeti, elementari, che portano ogni discorso, su qualsiasi argomento, filosofico, estetico, poetico, alla propria fondazione, alla scaturigine, al punto oltre il quale c’è il nulla, che noi non sappiamo concettualmente che cosa sia, ma identifichiamo con la completa assenza, sia di visibilità, che di linguaggio. Fermarsi a questo punto, è come mettersi in una situazione originaria in cui l’ambito delle potenzialità, si esprime al massimo di ogni qualità, perché tutto è da dire, tutto è da tracciare, tutto è da identificare”…
…”Piero Baiamonte corrisponde ad un panegirico creativo che transita da linguaggi a linguaggi, contaminando e fecondando, come si conviene ad un inquieto inseguitore dei meccanismi che presiedono una certa vita del pensiero, quando non si applica all’immediatezza del reale, del circostante, una trasvola in una vera grande libido che si attacca ad ogni sensualità organica o materica, purché si tratti di qualcosa di plasmabile, che si lascia modificare, plasmare, prendere le sembianze di un quid che non si ritrae in un extra mondo, ma si svela, per zolle euclidee, taletiane, ma anche per suggestioni che si chiamano Scanavino o Valentini, giocando con l’idea di perfezione, utilizzando il vocabolario dell’impossibile, dove solo i numeri e le geometrie possono guardare negli occhi ogni ipotesi di infinito”...
La mostra curata da Francesco Gallo Mazzeo con opere di Piero Baiamonte, Rosalba Mangione e Giovanna Lentini rimane aperta fino al 30 Giugno
ma chi paga le marchette del Prof. Gallo, disposto sempre a dire tutto ed il contrario di tutto??????
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