sabato 14 aprile 2012

A Fra Diego La Matina (al secolo Peppe Guagliano)



Racalmutese fiero scrive:
Caro Frate Diego, al secolo Peppe Guagliano,
nel momento stesso in cui, in piazza, a Racalmuto, mi consegnavi l'articolo "Uniti nel silenzio", lo stesso era già stato pubblicato su Regalpetra Libera.Disattenzione? Può darsi. Mi rifiuto di credere che tu possa pensare che i furbi siano solo gli stanziali di Racalmuto.
E non credo che tu abbia la sensazione che tra il blog dell'amico Scimè(che ringrazio vivamente per il commento inviato) e l'altro, www.castrumracalmuto.blogspot.it   possa esserci un sentimento di rivalità o voglia di oscurare l'uno a vantaggio dell'altro.Io leggo e, a volte, esprimo il mio pensiero, su Regalpetra e Malgradotutto, che apprezzo per i contenuti e lo stile.
Quindi, a scanso di equivoci, penso che più espressioni e collaborazioni ci siano a Racalmuto, più ne trae vantaggio il dialogo e, di conseguenza, la democrazia. Ho letto, caro frate Diego, al secolo Peppe Guagliano, il tuo articolo, che condivido nella quasi totalità, del resto si era già espresso egregiamente in merito, il dott Calogero Taverna.
Non mi trovi d'accordo quando parli di calendario e di foto del Presidente della Repubblica con questo o con quello, come a voler dire che lo scioglimento del consiglio comunale, sia da addebitare a questo.Lo trovo estremamente riduttivo. Ciò non rappresenterebbe solamente la non comprensione dei fatti ma, peggio ancora, sarebbe come mettere una mano sugli occhi per non voler vedere. E mi meraviglia questo, frate Diego La Matina, al secolo Peppe Guagliano. Mi meraviglia perchè, proprio l'altra sera, in piazza, tra ammiccamenti, mezze frasi e dubbi se io fossi "nisciutu e arriniscitu o sulu nisciutu" (riuscirai a dormire stanotte col dubbio....!?), hai azzardato congetture di colpevolezza su  persone rappresentative del Comune e altri ancora.Ti ricordo, frate Diego La Matina, al secolo Peppe Guagliano, che non siamo ai tempi della santa inquisizione dove la colpevolezza non era sostenuta, come oggi, da indagini, tre gradi di giudizio ed eventuale condanna.Racalmuto, per librarsi oltre quella nebbia "di li curtiglia" che, a volte, rende gli stanziali(non tutti, per fortuna) affetti da cataratta e i fuoriusciti con una visione che è al di sopra della nebbia (non tutti, purtroppo), ha bisogno di collaborazione tra tutte le parti sociali, che possano dialogare e proporre in un clima democratico.Se questo non ci sarà, tra diciotto mesi, Racalmuto sarà al punto di prima.Ti ringrazio per l'attenzione e, con la tua benedizione, saluto.
P.S. Questo post sarà pubblicato anche su www.castrumracalmuto.blogspot.it  per evitare che tu possa dispiacerti.
Racalmutese Fiero

4 commenti:

  1. e se Fra Diego La Matina non fosse l'eroe romantico di Natoli, nè l'eretico frutto dell'erudito campanilismo di Sciascia, ma semplicemente il monaco brigante di cui narrava la leggenda popolare racalmutese fino a quando non fu oscurata dagli echi letterari??? allora a questo punto il "comitato" dovrebbe scegliere a quale personaggio riferirsi.

    Firmato: un anonimo che si è rotto i cogl... nel sentir dire che Racalmuto è un paese speciale solo perchè ha dato i natali a Sciascia.

    Consiglierei a Racalmutese fiero di vivere qualche anno a Racalmuto, immerso nel tessuto sociale racalmutese vero (non quello raccontato da Malgrado Tutto o dai vari blog), per valutare se è veramente il caso di continuare a chiamarsi "Racalmutese Fiero".

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  2. Non ho mai reputato Racalmuto figlio di Sciascia ma al contrario.Racalmuto è speciale al pari di tanti altri paesi, a patto che abbia la voglia di alzare il capo e riprendere il cammino dei nostri padri.Per sentirsi racalmutesi fieri, bisogna sentire l'appartenenza, come ho sempre detto, al di la degli illustri personaggi.Questo lo si può fare da fuoriusciti e ancor di più da stanziali.In questo ultimo caso è un obbligo.Racalmutese Fiero, ostinatamente fiero, desideroso di vedere un paese assurgere agli onori della cronaca per meriti e non per demeriti.Se uno stanziale parla in questo modo, dubito che possa esserci lo scatto per uscire fuori dai problemi.Mi dispiace leggere la rassegnazione e non l'orgoglio.
    Racalmutese Fiero

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    1. Apprezzo il suo ottimismo, ma l'abbrutimento dei racalmutesi non è legato alla mancanza di stimoli culturali, ma alla mancanza di "pane", ce lo dimostra l'allargamento della comunità malavitosa oltre i limiti di quelle che erano le "note famiglie mafiose" racalmutesi.
      Certo che l'ipocrisia di chi gestisce la cultura racalmutese non aiuta sicuramente: Sciascia doveva rappresentare un punto di partenza per Racalmuto, non un punto di arrivo. Costoro hanno trasformato la figura di Sciascia in folclore.
      Comprendo il suo ottimismo, ma mi creda vivere a Racalmuto da una certa nausea.

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  3. Condivido il pensiero su Sciascia e sull'utilizzo "folkloristico".
    Non voglio esortarla all'ottimismo forzato ma a un realismo propositivo.Magari le passerebbe la nausea.
    Racalmutese Fiero

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