sabato 2 aprile 2011

Decreto GURS, Racalmuto non è un paese a vocazione turistica

Decreto della Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia

Racalmuto non è un paese a vocazione turistica.
Pochi e spaesati i turisti che visitano il paese di Sciascia


di Salvatore Picone

Racalmuto paese a vocazione turistica? Ma quando? Castelli, chiese, teatro… che sono? Il paese di Leonardo Sciascia? Ma siamo sicuri? Per il decreto pubblicato dalla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana Racalmuto non è una città a vocazione turistica. Altro che Sciascia e Regalpetra, teatro e castello chiaramontano!
Il nome di Racalmuto non c’è nel lungo elenco dei comuni siciliani individuati nel club dei borghi più belli d’Italia riconosciuti dalla Consulta del turismo dell’Anci. Non c’è perché nessuno ha pensato di inserire il Comune nell’elenco.
 Bastava semplicemente che il sindaco o l’assessore al turismo o dirigenti del settore (cultura, spettacoli e così via) o su proposta di qualche consigliere comunale e via dicendo, bastava quindi che qualcuno che si dedicasse a questo per dimostrare quanto quotidianamente si predica: che Racalmuto è veramente un paese che potrebbe accogliere tanti turisti. E non solo per Sciascia. Per amor di verità: ecco l’elenco completo delle località a vocazione turistica individuate nel decreto. Capoluoghi di provincia: Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa e Trapani; Brolo, Castelmola, Cefalù, Geraci Siculo, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, San Marco d’Alunzio e Savoca, in quanto rientrano compresi tra i borghi che la Consulta del Turismo dell’Anci riconosce come i più belli d’Italia; Lipari, Leni, Malfa, Santa Marina Salina, nelle isole Eolie, Caltagirone, Militello Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Piazza Armerina, Scicli, Sortino, Ferla e Sant’Alfio che detengono beni dichiarati patrimonio dell'umanità dall’Unesco; Lampedusa, Favignana, Pantelleria e Ustica, per la loro particolare localizzazione paesaggistica e Acireale, Erice, Giardini Naxos, Milazzo, Sciacca, Taormina, Salemi, Monreale, San Vito Lo Capo, Marsala, Ribera, Menfi, Giarre, Paternò, Vizzini, Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, Castelbuono, Petralia Soprana, Gangi, Pollina, Piana degli Albanesi, Avola, Mazara del Vallo, Castellamare del Golfo, Alcamo, Siculiana, Cattolica, Palma di Montechiaro, Burgio, Santo Stefano di Camastra, Letojanni, Tusa, Forza d’Agrò, Pachino (Marzamemi), Grammichele, Riposto, Nicolosi, Acicastello, Gagliano Castelferrato, Aidone, Nicosia, Mussomeli e Terrasini, per la loro conclamata, storica, valenza turistica e Campobello di Mazara, Castelvetrano (Selinunte), Custonaci, Sant’Agata di Militello, Gioiosa Marea, Patti, Piraino, Capo d’Orlando, Portopalo di Capo Passero, località premiate con le vele della Guida blu di Legambiente e Touring club italiano.

Ecco. Racalmuto non c’è. E pensare che da trent’anni che sentiamo parlare di “progetti cultura”, turismo, guide, lavoro, ripresa dell’artigianato e chi più ne ha più ne metta. Servono i fatti e non solo le parole. Il teatro c’è ed è aperto. Bene. Al castello ci sono sempre iniziative interessanti. Bene. Per il Castelluccio cause in corso. Bene… La Fondazione Sciascia lavora per diffondere il pensiero dello scrittore (ed è conosciuta più fuori che in paese, sono tanti gli studenti provenienti da tutt’Italia). Benissimo. Non è che alla fine le strutture lavorano ed è la politica che ha mancato in questi anni? Anzi i politici, chi amministra e disamministra?

Per quanto riguarda i turisti in visita a Racalmuto, l’ultimo esodo importante che ricordo è stato in occasione della mostra di Robert Capa, nel 2003. Poi non abbiamo visto nulla se non pochi turisti spaesati sparsi tra la confusione di una piazza Castello metà parcheggio metà salotto; di un ingresso del paese sempre malridotto; di spazzatura sparsa ovunque; di ville e giardini e fontane inguardabili; di un paese sempre più povero (anche di idee).

Tuttavia siamo ancora in tempo. I comuni interessati avranno 30 giorni per presentare la domanda all’assessorato regionale. Vedremo se al Comune di Racalmuto, mentre si lavora giorno e notte per riempire le poltrone rimaste vuote in giunta, qualcuno provvederà. Vedremo.

Salvatore Picone

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