martedì 8 giugno 2010

Il letargo della politica di Carmelo Mulè (seguono commenti )

Carmelo Mulè
Solo in questi ultimi giorni, e dopo che un'indagine dei Carabinieri di Racalmuto ha scoperchiato il pentolone della mala politica, qualche forza cerca di uscire da un ventennale letargo senza ancora riuscirci. Si discute e ridiscute sulla stesura di un manifesto, nell'intento di nascondere qualche pietosa verità quando per anni non si è avuto ritegno alcuno nel dire tante bugie. La politica, quella vera, è in rotta e non percepisce la linea del timone dove deve essere orientata. Non è cosa di questo paese il cui tracollo socio-politico-economico è assicurato se non si riconquista la capacità di dire le cose come stanno. Lo ha detto Giovanni Salvo, in più puntate, le cose che ci sono da dire e lo si ribadisce da tempo sulle pagine di facebook che era ora di correre ai ripari, ma è stato come parlare ai sordi, ad una classe politica imperante che ad ogni costo vuole salvare ciò che è da buttare.
Piccoli interessi e grandi responsabilità. Ce lo dice, dal carcere, Alfredo Sole, che il suo paese era un buon paese prima che la follia di pochi travolgesse l'intera comunità e mostra rimpianto per quanto ha perso,forse per quanto hanno perso anche gli altri, senza un motivo rilevante. Io mi chiedo, però, cosa sarebbe oggi Alfredo Sole se non fosse stato fermato? E cosa sarà domani questo paese se chi deve assumersi la responsabilità di porre fine a questa legislatura non prende coscienza, in modo serio e determinato?
Il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale tutto non possono tergiversare, non si può chiedere perdono e non si può perdonare; è una questione personale di Carità Cristiana, il perdono, non attiene alle responsabilità pubbliche.

Piero Carbone
Le parole senza i gesti non valgono a nulla.

Piero Carbone
La mia bambina mi ha chiesto che significa perdonare dopo che una compagnetta le aveva sottratto la penna e la maestra aveva detto che si doveva perdonare. "Significa - ho risposto - volere bene". "Io le voglio bene, ma la penna?". "Prima ti deve restituire la penna e poi potrai perdonare". La mia bambina si è sentita rincuorata. Non è certo per la penna, ma il principio va affermato; per ben altre cose il papa ha sostenuto che “ il perdono non esclude la giustizia”.

Luigi Scimè
La gomma in cambio della penna non sarebbe male però! Propongo di regalare una gomma ad ogni amministratore e ad ogni consigliere.
Per quanto riguarda la linea del timone, occorrono proposte condivise più che POPOSTE.

Angelo Cutaia
il paese è stanco ed in attesa di una soluzione che solo i consiglieri comunali possono prendere. Nella loro inerzia saranno i cittadini a rimboccarsi le maniche... La vicenda del mancato manifesto dell'opposizione è illuminante sulle capacità della classe politica racalmutese

Sergio Maffucci
Non conosco bene la realtà socio politica descritta, se non per quel tanto che si legge, spesso purtroppo, sui giornali, settimanali ed altri mezzi.
Percepisco bene il disagio annoso e sempre crescente lamentato, comune a tante realtà del nostro sud (io sono di origini napoletane e tutti i miei residui parenti, in quella relatà vivono), come rilevo che ogni tanto si levano voci oneste ed illuminate per stigmatizzare tutto il male ed il marcio che si è incrostato nelle istituzioni e nella società civile.
Voci spesso che parlano nel deserto delle anime che non riescono e non vogliono reagire e modificare le situazioni consolidate da secoli di acquiescenza.
Ogni volta s'invocano le nuove generazioni che poi seguono le orme delle vecchie.
La miopia e l'egoismo di accettare situazioni che alla fine fanno comodo a molti, perché risolvono in modo innaturale e spesso illegale, la cronica inazione delle istituzioni pubbliche, spesso colluse con i "poteri forti", civili e malavitosi che sovente coincidono, tutto ciò non fa altro che prolungare nel tempo e nelle generazioni la situazione di cui periodicamente si lamenta.
Il rimedio se veramente può esistere, in una tale condizione, consiste solo in una Rivoluzione totale e generale delle persone, preceduta da una vera acquisizione della consapevolezza che solo così si può fare il vero bene dei cittadini, estirpando le male piante sia nelle amministrazioni sia nelle associazioni malavitose... Non bastano poche, isolate e sporadiche voci fuori dal coro: un coro per agire deve essere un gruppo omogeneo e ben diretto, solo così si armonizzeranno tutte le "voci" che lo compongono!
Ma quando tutto ciò?

Sergio Scimè

... si perde tempo !

si parla di partiti di opposizione !?

...a Racalmuto (forse anche altrove) i partiti sono delle sigle in mano a due tre persone di maggioranza e di opposizione che utilizzano le sigle per fare clientelismo e ricevere dei favori ...

... alle etichette preferisco le persone con le loro idee e la loro voglia di cambiamento ...

...la Rivoluzione è qualcosa che cambia radicalmente un modo di essere di fare e di agire ...

((( senza partito preso))) ...

Giuseppe Bongiorno
Senza partiti da 20 anni vedi che fine ha fatto il ns. paese.......... il male non sono i partiti, ma gli uomini che li rappresentano. Quelli che cambiano casacca con facilità, quelli che si vendono per qualche misero interesse personale, quelli che cercano solo prebende indennità ecc-.............

Giovanni Salvo
Nino domani a Palermo...io una camicia rossa la possiedo...a disposizioene!

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