sabato 28 luglio 2018

Racalmuto, servizi sociali. Dal 1 luglio nuovo Bonus sociale idrico per le famiglie in condizioni di disagio economico

Dal 1 luglio 2018 sarà possibile richiedere il bonus sociale idrico o bonus acqua. Si tratta di una misura volta a ridurre la spesa del servizio idrico a carico delle famiglie in in condizione di disagio economico e sociale. E' stata prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 ottobre 2016, emanato in forza dell'articolo 60 del cosiddetto Collegato Ambientale (legge 28 dicembre 2015, n. 221) e successivamente attuata con provvedimenti dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. “Dal primo luglio 2018 - conferma l’assessore ai servizi sociali Carmela Matteliano - le persone e le famiglie in condizioni di disagio economico possono presentare istanza presso l’ufficio servizi sociali del comune per ottenere uno sconto sulla bolletta dell’acqua, come già succede per luce e gasAll’agevolazione hanno diritto i cittadini e i nuclei familiari residenti nel comune di Racalmuto con un Isee inferiore a 8.107,50 euro, limite che sale a 20.000 euro con più di tre figli a carico”. 
E’ una misura varata dal precedente governo - ricorda il sindaco Emilio Messana - che riconosce l’insopprimibile diritto all’acqua: a prescindere dalle disponibilità economiche, in ogni caso vanno garantiti 50 litri d’acqua al giorno, il quantitativo minimo stabilito dalla legge per le necessità personali 
"Il risparmio sarà pari al costo di 18,25 metri cubi annui per ogni componente del nucleo familiare, equivalenti a 50 litri al giorno.  Lo sconto verrà erogato direttamente in bolletta per chi ha un contratto diretto, mentre l’utente indiretto (cioè chi vive in un condominio e non ha un contratto proprio di fornitura idrica) riceverà il bonus sociale in un’unica soluzione dal gestore del servizio. Dell’agevolazione usufruiranno automaticamente anche i titolari di Carta acquisti o di Carta rei.” 
La domanda per ottenere il bonus acqua va presentata, in forma di autocertificazione, presso il servizio sociale del proprio Comune di residenza o presso un altro ente designato dal Comune (CAF) utilizzando gli appositi moduli che sono stati pubblicati sul sito del comune di residenza oppure, sui siti www.arera.it o sul sito www.sgate.anci.it e resi disponibili sui siti internet dei Gestori e degli Enti di Governo dell’Ambito.

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