martedì 24 luglio 2018

Racalmuto: La presidente del consiglio Ivana Mantione sarà ricordata per le numerose processioni religiose e per le tantissime presentazioni di libri. Anche il gruppo dei borsellianini chiedono le dimissioni della presidente

Dopo lo scioglimento per mafia e i due anni di commissariamento Racalmuto meritava di più.
Bisognava ritornare a credere nelle istituzioni, nell'importanza dei ruoli e delle cariche politiche.
Il gioco delle parti, nel rispetto del principio di Democrazia, se da un lato legittima l'alternanza al governo di forze, gruppi politici opposti, ma pur sempre eletti e scelti dal popolo, dall'altro condanna l'opportunismo di chi  sottraendosi al dovere politico di ricerca di consenso all'interno del Consiglio Comunale, continua a prevaricare, mortificando il ruolo istituzionale ricoperto.
La presidente del consiglio Ivana Mantione, sarà ricordata nella storia cittadina, oltre che per le numerose processioni religiose e per le tantissime presentazioni di libri a cui ha partecipato, soprattutto per l'inefficienza e per l'incapacità di rivestire la propria carica politica.

Colpevole di aver tolto il prestigio istituzionale all'aula consiliare, per la smania  di presenziare ed apparire, per destinarla ad attività sicuramente interessanti ma che dovevano trovare una collocazione più appropriata.
Una presidente che mai ha dimostrato di essere al di sopra delle parti, apertamente schierata  con la coalizione di "pseudomaggioranza", asservita all'amministrazione.
Una presidente che è costata ai cittadini poco meno di 40mila euro, senza aver prodotto nulla.
Un ufficio di presidenza chiuso. Nessuna proposta, nessuna iniziativa politica. Nulla.
Una presidente, un consigliere comunale, Ivana Mantione,  che avendo preferito l' indennità e piccoli momenti di "pseudopotere" alla "lealtà politica", viene messa ai margini dal proprio gruppo politico di provenienza.
La richiesta di dimissioni avanzate dal gruppo " Progetto per Racalmuto " si aggiunge alle nostre storiche richieste di dimissioni.
Le motivazioni sono sempre uguali e rivolte ad una presidente inadempiente,  che non ha mai tutelato il consiglio comunale.
La pseudomaggioranza questa volta risparmi fiato, eviti la patetica nota di solidarietà. Piuttosto prenda atto, che dietro al fallimento di una presidenza, c'è il fallimento di un'intera coalizione che ne ha avallato, per 4 anni, la totale inefficienza.
(I consiglieri della Lista Borsellino)

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