Luigi Cardillo – Movimento Giovani Racalmuto
La raccolta differenziata, intrapresa un anno fa dai racalmutesi, partì con l'auspicio di ridurre i rifiuti indifferenziati, ridurre i costi e di avere un paese più pulito e civile.
A Racalmuto dopo un anno siamo lontani da ciò che il paese dovrebbe essere, ovvero un paese dove i cittadini differenziano i propri rifiuti in maniera semplice e in modo solerte. Certo è che sono tanti i racalmutesi che hanno adottato la raccolta differenziata, ma è anche vero che esiste una buona fetta della popolazione che si rinuncia di farla per varie ragioni.
A mio avviso la compagine amministrativa dovrebbe indurre e motivare l'intera cittadinanza ad adottare la raccolta differenziata, magari partendo da una buona campagna di sensibilizzazione e di adesione che parta principalmente dalle scuole e dai quartieri.
Penso che si dovrebbero adottare delle regole, dei servizi e un sistema di raccolta che incentivino e che agevolino il cittadino nelle operazioni di raccolta differenziata dei rifiuti.
Ho constatato che paradossalmente a Racalmuto, con l'avvio della raccolta differenziata, l'inciviltà ha cominciato a diffondersi in maniera preoccupante.
Ho notato in più occasioni cumuli di spazzatura in molte trazzere di campagna, ho visto volare la spazzatura dai ponti e depositarsi sotto di essi, ho visto, inverosimilmente, rifiuti gettati sopra i tetti, per non parlare di alcune zone di periferia dove vi sono dei punti che appaiono come delle piccole discariche a cielo aperto.
Molti di questi atti di inciviltà sopracitati, credo che possano essere evitati ricorrendo a un piano di raccolta differenziata più semplice ed efficace rispetto a quello attuale.
A questo punto credo che sia opportuno che l'amministrazione si apra al dialogo e a un reciproco scambio di opinioni con i cittadini e i giovani, affinché si possano trovare delle soluzioni utili a questa questione.
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