venerdì 23 giugno 2017

Racalmuto, servizi sociali. Approvato il progetto PON inclusione attiva

E’ stato approvato il progetto Pon Inclusione attiva per il Distretto Socio-Sanitario D3, lo afferma l’Assessore alle Politiche sociali di Racalmutodott.ssa Carmela Matteliano. La notizia è stata ufficializzata giorno 22 giugno ad Agrigento, al Palazzo Filippini, dove si è svolto un incontro con il Direttore regionale dell’Inps, Dott.re Finamore e con il Dirigente generale del dipartimento regionale della Famiglia e delle Politiche sociali, Mario Cardone. I progetti Pon approvati sono otto nella prov. di Agrigento; quattro nella prov. di Caltanissetta e quattro nella provdi Enna. Pertanto, per il triennio 2017-2019 l’intero Distretto socio-sanitario D3, composto dai comuni di Canicatti, Campobello di Licata, Racalmuto, Grotte, Ravanusa, Naro, Camastra e Castrofilippo riceverà il finanziamento di 638,000,000 €. Tale finanziamento servirà per un intervento di attivazione sociale e lavorativa, per chi è già beneficiario della Carta Sia, ad un progetto personalizzato di presa in carico predisposto insieme ai servizi sociali del Comune di residenza, in rete con i servizi per l’impiego, i servizi sanitari e le scuole, nonché con soggetti privati attivi nell’ambito degli interventi di contrasto alla povertà, con particolare riguardo agli enti no profit.

“Dal 2 settembre 2016, data di avvio del progetto, allo sportello “SIA”, del Comune di Racalmuto – dichiara l’assessore Carmela Matteliano- sono pervenute in totale 107 istanze.  Di cui53 respinte per punteggio inferiore a quello stabilito dal bando (e cioè da 45 punti in su), 33 respinte per mancanza dei requisiti richiesti;1 revocata per cambio di residenza e 20 accettate, hanno quindi, acquisito il diritto alla carta SIA. Grazie al decretodel Governo del 09 Marzo 2017, che prevede una nuova misura contro la povertà definita REI ovvero, reddito d’Inclusione, saranno raggiunti più nuclei familiari poiché, è stata abbassata la soglia di accesso relativa alla valutazione multidimensionale del bisogno. Se prima per accedere al SIA infatti, era necessario raggiungere 45 punti, oggi, ne basteranno 25. Ciò significa che buona parte delle famiglie con un Isee fino a 3 mila euro in cui sia presente almeno un figlio minorenne o disabile o ci sia un figlio in arrivo, che si sono visti respingere l’istanza presentata per il SIA entro il 29 aprile 2017, potranno ora accedere al beneficio”.Si avvia finalmente– continua il sindaco Avv. Emilio Messana -una misura strutturale di contrasto alla povertà, che era stata sperimentata nelle città più grandi e che in questa prima fase si rivolge alle famiglie con minori o con persone con disabilità. Si tratta di un progetto che coinvolgerà per la prima volta tutti i componenti del nucleo familiare, prevedendo specifici impegni per adulti e bambini, dalla ricerca attiva di un lavoro, all’adesione a progetti di formazione, fino alla frequenza e all’impegno scolastico e alla prevenzione e tutela della salute. L’obiettivo, chiaramente, è aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l’autonomia”.

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