Enzo
Sardo Presidente Provinciale del Movimento Cristiano Lavoratore fa presente
in una lettera inviata al Sindaco del Comune di Racalmuto e al Presidente del Consiglio Comunale l'urgenza di restaurare la tela "Cena in casa del fariseo" di "Pietro D'Asaro" che si trova nella chiesa Madre e prevedere nel bilancio comunale del corrente anno cinque mila euro per un restauro immediato.
A seguire la lettera di Enzo sardo:
Leonardo Sciascia nel
suo libro La Sicilia come metafora scrive:
“Tutti amiamo il luogo in cui siamo nati e siamo portati ad esaltarlo.Ma
Racalmuto è davvero un paese straordinario”. Anch'io e tanti racalmutesi crediamo
che Racalmuto sia veramente un paese straordinario perché ha dato alla cultura
siciliana e nazionale tanti artisti e letterati che sono l’orgoglio del nostro
paese e dell’intera Sicilia. Tra questi personaggi illustri spicca il grande
artista Pietro D’Asaro nato a Racalmuto nel 1579. In tanti ricorderanno la
famosa mostra organizzata nel lontano 1984 dal Comune di Racalmuto con
l’intervento di Leonardo Sciascia e della Regione Siciliana.
Tra le tante e
prestigiose opere del grande pittore D’Asaro conservate nella chiesa madre di
Racalmuto quella che si trova nella parete destra accanto all’altare minore, che porta la
raffigurazione della cena in casa del Fariseo, (olio su tela cm. 275 x 207)
dipinta verosimilmente nel 1620, presenta un deterioramento fisico, chimico e
biologico considerevole in varie parti del quadro, per cui se non si interviene
immediatamente la tela rischia un degrado generale e perderebbe la sua
bellezza.
Si fa presente che di
consueto la soprintendenza ai beni culturali non autorizza il restauro ricostruttivo ma quello
conservativo. Significa che se la tela perderebbe altre porzione di colore nel
caso di restauro fra qualche anno non verrebbe autorizzato il ripristino delle
parti mancanti ma la conservazione di quello che resta della tela.
Ciò premesso vista la
bellezza ed il valore straordinario della tela, del pittore e della nostra
chiesa madre e lo splendore della nostra città da voi rappresentata, si chiede
a codesto Consiglio comunale la possibilità di prevedere nel prossimo bilancio
di previsione per l’anno 2017 una somma presuntiva di 5 mila euro per
effettuare un restauro immediato.
Sicuro della vostra
sensibilità socio culturale e del vostro e nostro interesse per conservare
il patrimoni artistico della nostra
città si pongono cordiali saluti.
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