domenica 30 agosto 2015

PD Racalmuto, Salvatore Sardo: "Riprendiamoci l'acqua"

L’Assemblea Regionale Siciliana lo scorso 10 Agosto ha approvato la legge di riforma del sistema idrico siciliano. L’art. 4, comma 7, della legge prevede: “ Al fine di salvaguardare le forme e le capacità gestionali esistenti, i comuni possono provvedere alla gestione in forma diretta e pubblica del servizio idrico, in forma associata, anche ai sensi dell’articolo 30 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, attraverso la costituzione di sub-ambiti ai sensi dell’articolo 3, comma 3, lettera i), composti da più comuni facenti parte dello stesso Ambito territoriale ottimale, che possono provvedere alla gestione unitaria del servizio”.

In pratica, la superiore previsione legislativa dà la possibilità ai comuni che non hanno ceduto le reti idriche al gestore privato ( nella nostra provincia Girgenti Acqua SpA), di associarsi in consorzi o tramite convenzioni ex art. 30 del D.lgs 267/2000 per costituire sub-ambiti che possano  provvederealla gestione in forma diretta e pubblica del servizio idrico.
Il comma 6, dell’art. 5 , inoltre, prevede: “ Nelle more dell’esperimento delle procedure di cui all’articolo 4, i comuni afferenti ai disciolti Ambiti territoriali ottimali presso i quali non si sia determinata effettivamente l’implementazione sull’intero territorio di pertinenza della gestione unica di cui all’articolo 147, comma 2, lett. b), del decreto legislativo n. 152/ 2006 e successive modifiche ed integrazioni, con deliberazione motivata da assumere entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, possono adottare le forme gestionali del comma 7 dell’articolo 4”.
Poiché, nella nostra provincia il gestore privato , Girgenti Acqua SpA, gestisce il servizio idrico in soli 27 comuni su un totale di 43,   per resistenza delle amministrazioni interessate, esistono tutte le condizioni giuridiche per attuare quanto previsto dall’art. 4, comma 7, della L.R. appena approvata.
In sintesi, anche i comuni  che hanno ceduto le reti, hanno la possibilità, entro 90 giorni dall’entrata in vigore della nuova legge, di adottare la forma di gestione diretta e pubblica associandosi in consorzi o tramite convenzioni.
I Democratici di Racalmuto ritengono che bisogna approfittare di tale possibilità offerta dalla nuova legge  per riportare la gestione del servizio idrico del nostro comune in mano pubblica, visti i disastrosi risultati  della gestione privata ( tariffe idriche più care d’Italia e servizio pessimo)!
A nostro avviso i comuni consorziati  del  “ Tre Sorgenti” potrebbero costituire un sub-ambito con tutte le caratteristiche previste dalla legge per gestire unitariamente il servizio idrico.
A tal fine sollecitiamo il sindaco e l’amministrazione comunale, vista l’esiguità del tempo, ad incontrare i sindaci dei comuni che fanno parte del  Consorzio Acquedottistico “ Tre Sorgenti” per prospettare loro la percorribilità di tale proposta.

Racalmuto 17/08/2015

                                                                                                                                                           Partito Democratico 
Circolo di Racalmuto 

2 commenti:

  1. Come mai il consiglio e l'amministrazione comunale non si sono - ancora - espressi sulla possibilità di una gestione diretta e pubblica dell'acqua? Ed avviare così l'iter per riacquisire le reti tutt'oggi in mano alla Girgenti acque.

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  2. Ma lo hanno già fatto, Sergio sei in ritardo con le notizie.
    A me da una settimana che arriva acqua 24h/24h potabile, fresca e cristallina, una cosa fantastica un passo del comune di Racalmuto veramente sensazionale da non credere erano anni e anni che prima i nostri padri e ora noi vivevamo schiavi dell'acqua e adesso grazie al tempestivo intervento del comune che approfittando di tale legge fa vedere ai nostri figli un futuro radioso, inimmaginabile solo qualche settimana indietro.
    AVETE LETTO LA TRAMA INIZIALE DEL FILM "SE PIOVE 24h/24h per 7g/7g FORSE SIAMO SALVI".

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