giovedì 5 febbraio 2015

Racalmuto: Comitato Cittadino chiede agli amministratori di applicare il condono per la Tarsu 2008/2009 (verbale incontro con il sindaco)

La questione spazzatura a Racalmuto può essere risolta con un atto di coraggio da parte del Comune. La soluzione c'è e  si chiama condono. È previsto dalla legge 289 del 2003 e consente lo sgravio delle sanzioni e degli interessi a carico dei cittadini che a fine accertamento risultassero debitori verso il comune.
Il condono, è nelle facoltà del Consiglio Comunale e vi hanno già' fatto ricorso molti comuni tra cui il comune di Roma e di Lecce oltre ad una lunga sere di comuni minori.
E' questa la richiesta che il comitato civico cittadino ha rivolto  alla amministrazione  comunale nel corso dell’incontro con il Sindaco Messana che si è svolto ieri alle 17 presso il Comune.

Già' nel corso del precedente incontro, di cui invitiamo a leggere il resoconto allegato e' stata affrontata in dettaglio la grave situazione delle bollette pazze che i cittadini si sono viste recapitare. Nel corso dell'incontro oltre a porre l'accento sulla necessità' di rendere efficiente il servizio di gestione rifiuti e ridurre il costo esorbitante a carico dei cittadini, si è' chiesta' chiesta una soluzione politica per consentire a tutti i cittadini di regolarizzare la propria posizione pagando il minimo possibile e senza aggravio di sanzioni e interessi
Il comitato invita tutti i cittadini a seguire le interviste ai portavoce del comitato che saranno trasmesse nei giorni di 5, 6 e 7 febbraio sulle emittenti locali TVE e Studio 98' dove viene spiegato in dettaglio la soluzione proposta per il problema rifiuti a Racalmuto. 
Il comitato ha inoltre richiesto con forza  una serie di documenti, tra cui il capitolato d'oneri per  tutto il periodo dal  2008 ad oggi, per verificare la natura dei costi esorbitanti che i cittadini sono chiamati a pagare per un servizio che di fatto è a tutt’oggi al disotto di ogni aspettativa civile. Altra richiesta che il comitato ha ribadito riguarda  l'acceso ai ruoli, cioè all’elenco di tutti i cittadini di Racalmuto che nel periodo dal 2008 e successivi sono stati invitati a corrispondere il tributo per lo smaltimento dei rifiuti, oltre alla richiesta della istituzione di una commissione di vigilanza sui tributi locali e la garanzia del rispetto della privacy a tutela dei cittadini.
Pagare  le tasse, dice il comitato cittadino e' un dovere di civiltà  cui tutti i cittadini devono aderire per contribuire ad edificare una società, ma debbono essere calcolate con giustizia ed equilibrio, ma sopratutto debbono corrispondere a servizi reali ed efficienti. Se questo non succede come per la Tarsu bisogna avere il coraggio e la capacità' di porre rimedio e riparare ogni inefficienza e colpevole omissione.

Le trasmissioni televisive saranno:
Giorno 5 ore 20.30, giorno 6 ore 14.30 TVEuropa
Giorno 5 ore 21, giorno 6 ore 15.30, giorno 7 ore 23 studio 98.

Il comitato cittadino di Racalmuto


VERBALE DEL COMITATO CITTADINO DI RACALMUTO
INCONTRO CON IL SINDACO EMILIO MESSANA

OGGETTO: GETTITO COMPLESSIVO DELLA TASSA PER L’ESERCIZIO DEL SERVIZIO DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI A PARTIRE DALL’ANNO 2008-2009
L’anno 2015, il giorno 28 del mese di Gennaio, alle ore 17:15 nell’aula del Sindaco, si è riunito il Comitato cittadinocon il Sindaco Emilio Messana per discutere sulle diverse problematiche legate alla tassa sui rifiuti relativi agli anni 2008 e 2009. A tale incontro ha partecipato una delegazione numerosa. Per primo, in rappresentanza del comitato cittadino,è intervenuto Lillo Alaimo Di Loro, il quale sostiene che la volontà di questo Comitato cittadino, non è quello di sottrarsi al dovere di pagare la tassa sui rifiuti, ma il rispetto della legalità.  Nello specifico Alaimo sostiene che, un gruppo di cittadini divenuto Comitato, avallati da altri cittadini,ritengono che in un periodo di circa quindici anni ad oggi sono state compiute una serie di ingiustizie di natura politica, economica e sociale che hanno, di fatto, creato una serie di incongruenze rispetto alle leggi nazionali vigenti in materia di gestione dei R.S.U. Nello specifico Lillo Alaimo richiama l’attenzione al mancato    raggiungimento all’obiettivo dell’utilizzo razionale ed economicamente vantaggioso degli strumenti normativi sulla gestione dei rifiuti, che con riferimento agli  Ambito Territoriale Ottimale (A.T.O.) introducevano l’obbligo della raccolta differenziata nei termini individuati     dall’art. 205, comma 1, del D.Lgs. n. 152/2006 e dall’art. 1, comma 1108, della legge n. 296/2006 nella misura del 35% entro il 31 dicembre 2006, del 40% entro il 31 dicembre 2007, del 45% entro il 31 dicembre 2008, del 50% entro il 31 dicembre 2009, del 60% entro il 31 dicembre 2011 e del 65% entro il 31 dicembre 2012. Risultati che purtroppo risultano ben lontani da quelli raggiunti dall’ATO GESA 2 per il Comune di Racalmuto, dove un serio programma di raccolta differenziata di fatto non è mai partito.
Una colpevole  mancanza, rispetto alla quale il Comune di Racalmuto per tutto il periodo che va dall’ingresso nel sistema ATO ad oggi non ha posto adeguato e concreto rimedio. Una mancanza non solo colpevole ma anche costosa, visto che l’art. 205, comma 3, del D.Lgs. n. 152/2006,  al fine di penalizzare il conferimento in discarica dei rifiuti tal quali e di rafforzare i previsti obblighi di raccolta differenziata, ha introdotto delle gravi penalità  in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi minimi fissati dalla legge. Nello specifico ha previsto un’addizionale del 20% al tributo dovuto per il conferimento, da applicarsi nei confronti dell’A.T.O. con successiva ripartizione dell’onere tra quei Comuni del territorio che non abbiano raggiunto le prescritte percentuali minime. Da qui il richiamo ad un puntuale e inderogabile obbligo per le amministrazioni, la cui violazione viene, infatti, “sanzionata” con aggravi di costo per lo smaltimento a carico dei Comuni inadempienti e quindi del Comune di Racalmuto.

Altri punti di dissonanza rispetto all’applicazione delle leggi nazionali ed il regolamento comunalehanno riguardato:
1.      Il fatto che la superfice che il Comune di Racalmuto ha considerato per la quantificazione della tassa sui rifiuti risulta, per dichiarata ammissione del Comune, assolutamente  inesatta;
2.      Il fatto che circa tremila cartelle (relative al numero complessivo delle famiglie) non sono ben strutturate ed organizzate;
3.      Il fatto che viene a mancare il rispetto della privacy tra ente (Comune) e cittadino in fase di contraddittorio per manifesta inadeguatezza dei locali adibiti ad Ufficio Tributi;
4.      Il fatto che non risulta nella disponibilità del Comune una adeguata banca dati organica ed efficiente necessaria alla perequazione del giusto dovuto da ogni cittadino;
5.      Il fatto che in conseguenza di quanto sopra serve la rideterminazione delle tariffe.
In merito a tali questioni e non solo, il Comitato cittadino chiede una sospensione in autotutela da parte del Comune, sostenendo la necessità di una rivisitazione generale della questione anche  al fine di recuperare un dialogo civile tra i Cittadini ed il Comune di Racalmuto affinché non solo relativamente alla tassa sui rifiuti relativa all’anno 2008 e 2009 ma anche per gli anni successivi si possano porre le basi al fine di conciliare il dovere dei cittadini di contribuire ai servizi e al bene comune con le necessità congiunturali di una città economicamente disastrata e con la lotta quotidiana per la sopravvivenza. Molte sono infatti le famiglie senza reddito sicuro  cui è negato di fatto la possibilità di una vita serena  e adeguata agli standard di dignità.
A sostegno delle tesi  di Lillo Alaimo Di Loro, intervengonoLillo Sardo e Carmelo Mulé,anche loro (esponenti del Comitato cittadino).Interviene anche Luigi Capitano (anche lui esponente del comitato cittadino) il quale sostiene che bisogna studiare e attuare adeguati  provvedimenti di agevolazione fiscale per i cittadini che sono in difficoltà economica.
Dopo tali interventi prende la parola Enzo Sardo (esponente del Comitato cittadino) il quale evidenzia che (su un documento di base che prevede la sospensione degli avvisi di pagamento e la rideterminazione delle tariffe) domenica 25 Gennaio 2015si sono raccolte più di mille firme  dei cittadini racalmutesi, i quali hanno accolto in modo positivo la richiesta del Comitato cittadino.Nello specifico Enzo Sardo a nome del comitato chiede di sapere:
1. la destinazione delleeventuali sommerelative al recupero dei mancati pagamenti della tassa sui rifiuti nel 2008 e 2009, visto che la Tariffa è stata versata per intero nelle casse dell’ATO e che pertanto il Comune non ha in atto nessun debito relativo al periodo;
2. una copia del piano finanziario e del capitolato d’oneri relativo all’appalto dei rifiuti solidi urbani del comune di Racalmuto, per il periodo dal 2008 ad oggi, al fine di potere avere contezza della spesa effettiva del servizio e verificare la possibilità di eventuali economia utili alla   diminuire il costo complessivo;
Enzo Sardo, a nome del Comitato C. chiede inoltre che:
3  sia istituita una commissione di vigilanza sui ruoli  relativi alla tassa sui rifiuti cui facciano parte oltre ai consiglieri di minoranza anche rappresentanza del Comitato Cittadino;
4che si disponga la sospensione delle sanzioni ed in ogni caso si preveda il ricorso all’accertamento con adesione che dia ai cittadini altri 90 giorni di tempo per chiarire, senza ulteriori oneri la propria posizione;
5che si provveda con urgenza alla costituzione di un ufficio tasse bene organizzato con un front-office adeguato al fine di tutelare il diritto alla privacy dei cittadini.
Interviene Simone Craparo, il quale mostra al Sindaco i fogli della  raccolte delle oltre  mille firme con cui i cittadini di Racalmuto hanno manifestato il proprio disagio.
Si susseguono numerosi interventi brevi da parte dei vari componenti del Comitato e di alcuni cittadini presenti i quali rappresentano difficoltà relative ai diversi aspetti applicativi del tributo.
Interviene anche il Consigliere Comunale Prof. Luigi Romano, presente alla riunione, il quale fa presente l’attività e la disponibilità del gruppo di minoranza a trovare una soluzione di buon senso nell’interesse dei cittadini nel rispetto delle leggi. Il prof. Romano in relazione all’applicazione del capitolato di oneri su cui viene calcolato l’ammortare degli importi dovuti all’ATO, ritiene ad esempio che bisogna tenere conto di numerosi aspetti di cui non si è tenuto conto. Uno per tutti il numero di giorni piovosi che a Racalmuto da statistica idrologica consolidata risultano mediamente di 70 giorni, visto che in tali giorni non può essere effettuato il servizio si spazzamento, che invece viene puntualmente conteggiato e pagato.
Interviene Lillo Alaimo di Loro, per  ribadire che tutte le richieste operate dal comitato si possono riassumere in due punti fondamentali:
- 1) la sospensione in autotutela del ruolo da parte del Comune per consentire la ricerca di una soluzione possibile;
 2) la ricerca di una soluzione “politica” per ridurre al minimo l’importo da versare da parte dei cittadini, escludendo intanto le sanzioni e gli interessi ed operare oltre ad ogni possibile riduzione del tributo dovuto, oltre alla  possibilità di rateizzazione. La soluzione proposta si configurerebbe pertanto nei termini di un “condono fiscale” che potrebbe  interessare non solo il 2008 e 2009 ma  anche il periodo  successivo sino ad oggi ed utilizzare i ricavi ottenuti per sgravare gli oneri della TARI nel 2015 e successivi.
A questo punto, interviene il Sindaco di Racalmuto il quale ringrazia il Comitato cittadino e tutti i cittadini presenti. Il Sindaco si dice Consapevole che nel momento in cui arriva l’avviso di accertamento per il recupero delle somme dei mancati pagamenti della tassa sui rifiuti del 2008 e 2009 vi è quasi una sorta di ribellione da parte dei cittadini di Racalmuto e aggiunge che purtroppo ad   “ad aggravare tale situazione economica del Paese vi sarà a partire da Febbraio il pagamento dell’IMU sui terreni agricoli” e che pertanto la condivisione delle difficoltà con il Comitato dei Cittadini, oltre che con il Consiglio Comunale  può aiutare a trovare le soluzioni più appropriate.Il Sindaco a poi aggiunto che per la carica  può rispondere solo da quando eletto e cioè da Maggio: “purtroppo non sono in grado di rispondere per l’anno 2008 e 2009”.
Circa la natura delle richieste operate dal comitato, il Sindaco, si è soffermato ad analizzare alcuni dei punti per come appresso:
-          Rispetto al costo del servizio ha fatto riferimento al fatto che come consuetudine al momento dell’insediamento il Comune provvedeva alla bollettazione per l’anno in corso l’anno in corso mentre il recupero dell’evasione era affidato a GESA, che tratteneva gli importi recuperati e fatturava al Comune circa 25.000,00 euro per il servizio. Il recupero fatto da GESA era molto parziale. Inoltre chi aveva pagato la tassa, negli anni, si era caricato il costo di altre utenze non dichiarate e sfuggite agli accertamenti.  A detta del Sindaco, verificata la possibilità di procedere al recupero dell’evasione direttamente come  Comune, ha proceduto in tale direzione con l’obiettivo di individuare tutti coloro che negli anni non avevano pagato la tassa ed evitare che i relativi importi finissero nelle casse della Gesa. L’ufficio ha chiesto l’assistenza della società che nell’anno 2013 aveva fatto la bollettazione della tarsu al costo di €. 18.000,00, ottenendo che  al costo di €. 14.000,00 la società facesse la nuova bollettazione della TARI per l’anno 2014, l’accertamento per la mancata dichiarazione Tarsu anno 2008, l’accertamento per l’infedele dichiarazione tarsu anno 2009.
Rispetto a tale impostazione, riferisce il Sindaco, la Gesa ha fatto valere la vigenza della delibera con la quale il Comune di Racalmuto le aveva assegnato il recupero dell’evasione. Ne è nato un braccio di ferro, che si è concluso sul finire del mese di ottobre, con la revoca della delibera. Sono stati inviati 1703 avvisi per omessa dichiarazione tarsu anno 2008 per circa 273.000 mq e 1091 avvisi per infedele dichiarazione anno 2009 per circa 53.000 mq.
Fatta questa premessa, che però non risponde in alcun modo alle richieste operate dal Comitato Cittadino, il Sindaco manifesta la disponibilità del Comune ad accogliere le osservazioni dei singoli contribuenti circa possibili errori nella cartella di accertamento e  invita a recarsi presso gli uffici comunali per concordare termini e modalità di pagamento, beneficiando della riduzione ad 1/3 della sanzione applicata anche tramite il sistema di “accertamento con adesione” ed otterranno la sospensione dell’avviso per novanta giorni e la riduzione ad un terzo della sanzione. Ribadendo che
prima si concluderà  l’accertamento e la bonifica degli errori e prima sarà possibile inserire i nuovi mq accertati nel ruolo per l’anno 2015, consentendo un notevole abbassamento del carico della tassa su ogni utenza”.
Su richiesta espressa di Simone Craparo, il  Sindaco ribadisce che il recupero delle somme relative agli anni precedenti non andrà più alla Gesama sarà utilizzato interamente per abbassare il costodel servizio da inserire nella tari 2015 e in quella degli anni successivi.
Inoltre aggiunge che  “Chi lo vorrà potrà anche definire non solo l’anno 2008 o 2009 ma anche gli anni successivi, evitando che la sanzione sia applicata per ogni anno di imposta non pagata”. Infine afferma che nel corso del prossimo Consiglio Comunale sarà ragionata una proposta di regolamento per la rateizzazione del pagamento dei tributi comunali, il quale porterà fino ad ottanta rate in ragione degli importi da versare.
Per ultimo il Sindaco  si impegna a far si che vengano  consegnati  al Comitato Cittadino che ne ha fatto espressa richiesta verbale, copia dei  piani  finanziari e del capitolato relativo a tutto il periodo dal 2008 ad oggi.Mentre in relazione alle sanzioni  precisa  che devono essere applicate le leggi dello Stato e che quindi non si possono eliminare le sanzioni, ma che è pronto a discutere con carte alla mano qualunque possibile soluzione che operi in tale direzione nel rispetto delle norme vigenti.
Alle ore 19.00 il sindaco ha chiesto scusa ed è andato via per impegni pregressi ma i rappresentanti del Comitato hanno chiesto ed ottenuto che l’incontro venga aggiornato a distanza di pochi giorni.

                                                                                         Il Comitato Cittadino

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