Stephan Charbonnier, detto "Charb", 47 anni, era
il direttore del settimanale satirico francese Charlie
Hebdo, preso d'assalto da due uomini armati, fuggiti
dopo aver ucciso 12 persone, otto i feriti. Con il direttore e disegnatore,
morti tre vignettisti: Jean Cabut, detto "Cabu",Bernard Verlhac, in arte "Tignous", Georges Wolinski.
«Non ho figli, non ho una moglie, non ho una macchina, non
ho soldi. Può essere un po’ pomposo quello che sto per dire, ma preferisco
morire in piedi che vivere in ginocchio». Così affermava il direttore di
Charlie Hebdo Stéphane Charbonnier - che sulle pagine del settimanale satirico
francese si firmava come Charb
Il presidente francese François Hollande
Abbiamo tutte le capacità di credere al nostro destino. Uniamoci, la libertà sarà sempre più forte della barbarie. Puniremo i responsabili La Francia è da sempre simbolo di libertà, ed è proprio la libertà che è stata attaccata oggi. Le vittime dell’attacco a Charlie Hebdo, i feriti, le loro famiglie e chi è loro vicino sono oggi i nostri eroi. Alle 12 ci sarà per tutti un momento di raccoglimento e le bandiere saranno a a mezz’asta per tre giorni. Uniamoci e vinceremo.
Viva la Francia, Viva la Repubblica.
In Italia la libertà d'espressione non esiste in partenza, costretti a vivere in ginocchio sempre. Bella la Francia, grazie Charb
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