I
fatti succedutisi e la cronaca politica, più o meno recente, di Racalmuto
esprimono meglio di mille parole quanto vissuto fino ad oggi: il giudizio su
chi ha governato il territorio negli ultimi vent’anni non può che essere
disastrosamente negativo, sfociando nella sentenza di commissariamento per
mafia che, quale aggravante storicamente rilevante, ha addirittura
sensibilmente offuscato (ubi major…)
il già pesante giudizio negativo sulla palese incapacità amministrativa
dimostrata!
Difatti, per un Comune lasciato nel
1993 alle nuove forze politiche emergenti che avrebbero dovuto far respirare il
fresco sapore della novità, con un utile di esercizio pari a circa 2 Miliardi
delle vecchie lire, ci si ritrova oggi, trascorsi vent’anni, con le casse comunali
al collasso e con oltre 9 Miliardi delle vecchie lire di disavanzo pubblico!
Le tasse sui rifiuti aumentate a
dismisura (con tristi primati nazionali…), a seguito dell’approvazione di atti
e contratti di affidamento servizi, sempre da imputare agli ultimi vent’anni di
amministrazioni e consigli comunali.
Così
come per l’Irpef, la cui aliquota ha registrato incrementi enormi e
ingiustificati, soprattutto nei termini di un ‘ritorno fruibile’ per i
cittadini.
Il
tutto a fronte di una ‘mala gestio’ che
ha ridotto questo territorio al peggiore esempio negativo (insieme a pochi
altri in Italia) in termini di “irresponsabilità”: amministrativamente,
socialmente e penalmente parlando!
Ora, per quanto sopra sintetizzato, mi
chiedo con quale arroganza, se non esponendo le consuete facce di bronzo, ci si
possa ri-presentare dinanzi ai cittadini elettori per ri-chiedere loro il
consenso necessario a rappresentarli…forse per ultimare il completamento di
quell’opera di distruzione già portata di molto avanti!
Alla luce di tutto ciò, e dello stato
attuale della macchina amministrativa comunale, risulta evidente attuare una
scelta UTILE finalmente alla cittadinanza e NON SOLO AI DESTINATARI.
Come
per i vari appelli al ‘voto utile’ che spesso sentiamo nelle tornate
elettorali, rivolti a non sprecare il voto indirizzandolo verso chi non ha
alcuna possibilità di vittoria, così in questo caso il cittadino elettore DEVE
invece diventare soggetto attivo, pretendendo DI ESSERE COMUNQUE LUI A VINCERE,
QUALE DESTINATARIO FINALE DELL’UTILITA’ DEL VOTO.
La protesta, da sola, non risolverà i
problemi, pertanto risulterà UTILE scegliere chi coniuga al meglio le capacità
ed esperienze amministrative con un rigetto totale delle logiche fin qui
dominanti, esigendo condivisione e partecipazione ma esprimendo competenze programmatiche
e decisionali, oltre che un Amore per il Paese di Racalmuto concretamente
dimostrato da tempo.
Calogero Sardo
Già Sindaco di Racalmuto
Nessun commento:
Posta un commento