Lettera
dell'on. Davide Faraone, partito democratico
Nella
squadra del neo-segretario Matteo Renzi con delega al welfare e
scuola
Da
una nota inviatami dagli amici del PD di Racalmuto vengo a conoscenza di una
incresciosa vicenda che si sta consumando nel paese che fu di Leonardo
Sciascia.
Ovvero
la decisione della Commissione Straordinaria, che amministra il paese dopo lo
scioglimento per infiltrazione mafiosa, di sopprimere il servizio di asilo nido
comunale e, nello stesso tempo, di adibire a biblioteca l’immobile che da
decenni ospita l’asilo.
Decisione che
può avere giustificazioni temporanee di natura contabile, tenendo conto delle
precarie condizioni del bilancio, ma in nessun modo condivisa dalla popolazione
di Racalmuto.
Risulta,
invece, inspiegabile e decisamente contraria alle indicazioni del Governo
Nazionale e Regionale, la scelta di privare il paese dell’immobile che da
decenni ospita l’asilo nido, trasformandolo in biblioteca, pregiudicando di
fatto ogni possibilità futura alla comunità di riproporre quel servizio, sia
esso a gestione comunale quanto piuttosto che affidata a cooperative sociali
convenzionate.
Il
segretario del PD locale segnala, inoltre, l’inosservanza di procedureautorizzative
e prescrizionidi natura urbanistica che potrebbero creare nocumento erariale
all’Ente.
Vengo
informato, pure, da Giuseppe Guagliano, Presidente Comitato Art. 1, componente direttivo Partito Democratico, di
un finanziamento di circa 60.000 € concesso dal Ministero dell’Interno volto a
potenziare e migliorare i servizi dell’Asilo Nido e che la Commissione
vorrebbe spendere in un altro edificio del tutto inadatto vanificandone
l’utilità.
Alla
luce di questi fatti, ritenendo più che legittima la richiesta del Partito Democratico
locale, portavoce di un diffuso sentimento popolare, mi permetto di chiedere
alla Commissione Straordinaria,con tutto il rispetto possibile, di
assecondare il volere della Cittadinanzarimandando ogni decisione in merito di
qualche mese così da consentire alla
nuova amministrazione, eletta dai cittadini, di prendere le giuste e concordate
decisioni.
Davide
Faraone
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