Alla Mia Madrina Tina Alfano che vive a New York (di Ignazio Scimè)

Cara Tina sono il tuo figlioccio Ignazio e finalmente dopo quindici anni ho avuto notizie di te e della tua famiglia grazie a mio fratello Sergio. L’ultima volta che ci siamo sentiti è stato per la Pasqua del 1998. Non ho mai smesso di cercarti e vi ho sempre pensato con immutato affetto. In particolar modo ricordo l’ultima volta che siete venuti a Racalmuto, era il Lunedì di Pasqua del 1978 ed è stato per me un giorno indimenticabile, sorprendente e di grande gioia. 
Quel giorno io mi trovavo in campagna a Garamoli insieme alla mia famiglia ed avevamo ospiti la famiglia del fidanzato di mia sorella, era ora di pranzo ed ad un tratto vedo un furgone taxi imboccare la stradina della nostra campagna, ho pensato tra me e me che si trattava di qualcuno che si stesse sbagliando, invece no, sul furgone c’eravate: tuo padre, il fratello di tuo padre con la moglie, tu con tuo marito e le vostre due bambine.
Quel giorno lo potrei descrivere per intero, anche se sono passati 35 anni, perché si è fissato nei miei ricordi più cari in maniera indelebile.
Ricordo tuo marito come un uomo solare ed allegro mentre si gustava i carciofi della nostra campagna arrostiti sulla brace. Ricordo le tue bambine mentre giocavano nel piazzale ed erano vestite di rosso. Il giorno di Pasquetta durò sino a sera tardi e nel frattempo un nuovo cuginetto si preparava ad arrivare anzi nacque quella sera stessa e tu da medico ti sei data da fare per assistere la zia partoriente.
Cara mia Madrina quante cose ti vorrei ancora dire ma mi fermo qui sicuro che da ora in poi continueremo a mantenerci in contatto. 
Alla Mia Madrina Tina un affettuoso abbraccio dal tuo figlioccio Ignazio Scimè

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