sabato 15 giugno 2013

Porto Empedocle. Memorie: vedute laterali e oblique sculture di Giuseppe Agnello


Memorie: vedute laterali e oblique
sculture di Giuseppe Agnello

a cura di Lorenzo Rosso
con un testo critico di Giulia Ingarao

Comunicazione: Virginia Glorioso
Progetto grafico: Roberto Miata
Fotografie: Gianmarco e Lillo Conte

Torre Carlo V - Città di Porto Empedocle (Ag)
22 giugno > 30 dicembre 2013


www.giuseppeagnello.com

Evento organizzato e promosso dal Comune di Porto Empedocle, dalla Regione Siciliana, dall'Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana e dall'Assemblea Regionale Siciliana con il patrocinio della Fondazione Camilleri e dell'Accademia di Belle Arti di Palermo.
La mostra Memorie: vedute laterali e oblique, personale di Giuseppe Agnello, presenta 40 opere, frutto della ricerca creativa sperimentata dell'artista negli ultimi quindici anni. Un omaggio alla ricca attività dello scultore siciliano.
Agnello esplora il tema ancestrale della metamorfosi, e lo fa attraverso la creazione di figure eteree, straniate dal contesto in cui si trovano, ma terrene allo stesso tempo, come dimostrano le tante radici che emergono dai corpi scolpiti nei diversi materiali: gesso, resina poliestere e terracotte.
Il suo è un viaggio tra il sogno e la realtà, tra il mondo onirico e quello della tradizione che lo lega alla terra: "Sono figure ctonie, mitologiche, - scrive Giulia Ingarao nel testo critico in catalogo - che appartengono alla terra e ai suoi elementi. Personificazioni della natura e dei suoi ritmi". Le opere di Giuseppe Agnello si alimentano della ricerca contemporanea (vedi: Matthew Barney; Kiki Smith) e in esse si legge la consapevole conoscenza della storia della scultura con riferimenti che spaziano dal surrealismo alla pop art e all'arte novecentista.
Il fil rouge dell’esposizione è l'elemento materico che detta il ritmo della fruizione delle opere in mostra. Il percorso pensato dall'artista non segue un iter cronologico ma cromatico: “Il colore protagonista del primo piano espositivo è un nero metallico, enfatizzato dalla superficie liscia e opaca in cui le sculture sono levigate – spiega G. Ingarao –  mentre nelle sale del secondo piano l'artista sceglie come tema dominante un bianco abbacinante che racconta l'anima calda dell'isola”.
Aprono il percorso espositivo le sculture a dimensione reale Corpi nuvolosi (1999) e Anima e corpo 3 (2012), uniche eccezioni cromatiche dell'itinerario in bianco e nero proposto da Giuseppe Agnello.
Nelle  ampie sale della torre Carlo V si sussegue una ricca rassegna della produzione dell'artista che attesta dal 1999 ad oggi la sua ricerca formale e di contenuto. Conclude la mostra una suggestiva installazione di 20 pecore in gesso disposte disordinatamente su una distesa di gesso e sassi di sale: un bianco arido che rimanda a una visione onirica pur rimanendo ancorata alla matericità della natura.

BIO

Giuseppe Agnello è nato a Racalmuto, in provincia di Agrigento, il 9 dicembre 1962; ha frequentato la scuola di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Palermo diplomandosi nel 1985.
Ha insegnato Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara.  Attualmente insegna Scultura al Biennio in Arti Visive e Tecniche della Scultura al Triennio in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Ha realizzato diverse opere pubbliche, sia in Italia che all’estero.
Nel 1998 realizza i ritratti dell’allora presidente della Siria, Hafez Al Assad, e del figlio Basel, rispettivamente collocati nel mausoleo omonimo ad Aleppo e presso il teatro di Damasco.
Nel 2003 ha realizzato dei calchi per la scenografia del film di Ciprì e Maresco “Il ritorno di Cagliostro”.
Nel 2008 ha collaborato alla realizzazione della parte scultorea del progetto VB62 di Vanessa Beecroft per la performance allo Spasimo di Palermo. È l’autore del celebre ritratto in bronzo dello scrittore Leonardo Sciascia, ubicato nella sua città natale, e della scultura in bronzo dedicata al celebre Commissario Salvo Montalbano, personaggio 
ideato dallo scrittore Andrea Camilleri, a Porto Empedocle.
Vive e lavora a Racalmuto in contrada Serrone.

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