Avv. Girolamo Rubino |
La coperativa
racalmutese aveva proposto un ricorso davanti al Tar Sicilia, con il patrocinio
degli avvocati Girolamo Rubino e Lucia Alfieri, lamentando una grave forma di
eccesso di potere sotto il profilo del travisamento dei fatti e del difetto di
presupposto, atteso che C.L., citato nelle note informative di polizia, non
ricopre alcuna carica societaria all'interno della cooperativa ,essendo un mero
revisore dei conti, regolarmente iscritto all'albo dei revisori contabili
presso il Ministero della Giustizia, ed il Tar Sicilia, condividendo la censura
formulata dai difensori della società ricorrente, aveva accolto la richiesta di sospensione dell'esecuzione sia
dell'informativa prefettizia,sia del provvedimento di cancellazione dal
registro comunale delle strutture assistenziali.
Nondimeno, nelle
more della definizione della fase cautelare del giudizio il Distretto Socio
Sanitario D1, avente quale comune capofila Agrigento, disponeva la
cancellazione della cooperativa racalmutese dall'Albo Distrettuale degli enti
accreditati per il servizio di assistenza domiciliare agli anziani, precludendo
la sottoscrizione del patto di accreditamento, nonché disponeva la
cancellazione della detta cooperativa dall'Albo distrettuale degli enti
accreditati per il servizio "Buono socio-sanitario". Prontamente la
cooperativa proponeva un ricorso per motivi aggiunti davanti al Tar Sicilia,
sempre con il patrocinio degli avvocati Rubino ed Alfieri, per l'annullamento
previa sospensione dei provvedimenti di cancellazione adottati dal Distretto
Socio-sanitario D1 di Agrigento, ritenendoli viziati sotto il profilo della
illegittimità "derivata". Il Tar Sicilia Palermo, condividendo
integralemte anche i motivi aggiunti di ricorso formulati dagli avvocati Rubino
ed Alfieri ha sospeso l'efficacia dei provvedimenti di cancellazione impugnati
condannando anche il Distretto socio-sanitario D1 al pagamento delle spese
giudiziali relative alla fase cautelare, liquidate in 1.500 euro, oltre iva e
cassa di previdenza forense. Pertanto, per effetto del nuovo provvedimento
cautelare adottato dal Tar Sicilia la cooperativa racalmutese dovrà essere reintegrata
nell'Albo distrettuale degli enti assistenziali accreditati per il servizio di
assistenza domiciliare agli anziani ai fini della sottoscrizione del patto di
accreditamento.” (Agrigento notizie)
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