mercoledì 30 gennaio 2013

UDC Racalmuto - Fondi di compensazione ANAS


Certamente un comune commissariato necessita, nel gruppo di governo, un'autonomia straordinaria.
Le scelte tecniche per rimettere un ente in sesto hanno poco margine di discussione; la politica non c'entra più, né quella cattiva che ha provocato i motivi del commissariamento e nemmeno quella di proposta che proviene dalla città e dalle forze che si ritengono, forse sbagliando, sane. Resta un fatto indiscutibile, però, quello di capire se si commissaria un ente o un'intera comunità, nelle scelte di oggi e nella prospettiva di domani.
Mi parrebbe opportuno che quello che appartiene alla valutazione politica fosse, almeno, portato a conoscenza degli organismi politici che sono operanti nel paese e non solamente in ristretti gruppi di apparato. Esautorata dal ragionare un'intera comunità, interi gruppi i quali hanno fatto opposizione da anni, un'intera classe politica alla quale si toglie il terreno da sotto i piedi.
Oggi parliamo dei fondi di compensazione, proveniente dalla costruenda strada 640 che abbiamo accolto come acqua nel deserto, un deserto dove " ogni tinta acqua leva siti" a noi è concesso di vivere e prendere una quarta generazione come se fosse prima.
Destinazione dei fondi, leggo nei blog, Teatro, Noce e Scuole; passi per le scuole ma, mi dispiacerebbe cominciare a pensare che in questo luogo  la cultura e quanto le gira attorno possa divenire una maledizione.
E' verosimile che l'asse viario 640 nell'attraversare il territorio lascerà alcui scompensi, tutti appartenenti al territorio che attraversa, a partire dalla canalizzazione delle acque sorgive indirizzate verso il mare. Dalle intersecazioni delle strade di servizio di nuova costruzione con quelle esistenti e dai mancati congiungimenti delle traiettorie.
Dalle disarmonie che, inevitabilmente, ci resteranno in eredità; a noi del luogo ed a nessun altro. Possibile che non esista un ufficio che s'interessi a relazionare su quanto necessita di essere relazionato?
Possibile che non si affronti uno straccio di confronto sull'utilizzo delle somme che dovrebbero servire a compensare un territorio scompensato e solo quando ci si renda conto che tutto stia andando per il giusto verso si cominci a pensare a diversa destinazione?
Mi rifiuto di pensare che ciò accada! Eppure accade.
Non sarebbe il caso di ricercare l'indirizzo della spesa nella direzione del soddisfacimento di bisogni primari del paese? 
Non sarebbe il caso di pensare alla creazione di un fondo di rotazione che vada incontro a nuove iniziative imprenditoriali, visto il segno dei tempi?
Impreditoria agricola, per esempio; Settore in grande sofferenza che porterà al completo abbandono della terra.
Imprenditoria giovanile, per esempio; estesa a tutti i settori ed a tutti quelli che hanno voglia di fare.
Mi si perdoni l'ardire, i circuiti culturali possono e devono venire da altre starde non certamente dai fondi ANAS.
Carmelo Mulè coordinatore UDC Racalmuto.

1 commento:

  1. Mi fa piacere constatare che un'esponente politico dopo tanto tempo interviene su problematiche di interesse generale.
    Mi fa, altresì, piacere che si raccolga l'invito a parlare dell'utilizzo dei fondi anas, che tante volte noi del Comitato Art.1 abbiamo sollevato.
    Conosco bene il punto di vista di Carmelo avendo avuto più volte modo di apprezzarne la sensibilità personale e politica.
    Spiace constatare come, a parte qualche isolato esempio, un'intera "classe politica" si sia totalmente sottratta da qualsiasi responsabilità, salvo possibilmente uscire fuori qualche mese prima delle elezioni.
    Caro Carmelo bisogna iniziare da subito un lavoro di ricerca, nel tessuto sociale, delle migliori energie disponibili per riallacciare quei fili della politica da troppo tempo recisi.
    Il paese ha bisogno di persone che tornino a ragionare e programmare di un futuro positivo e possibile.
    G.Guagliano - Comitato ART.1

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