sabato 4 agosto 2012

La solitudine di Leonardo (Sciascia)


“ il far torto o patirlo” 

(post facebook di Lillo Mendola)

Ci voleva il commissariamento del consiglio comunale per  “motivi di mafia” per far sì che i racalmutesi s’interrogassero sul modo di servire il bene comune.?
Si discute, addirittura, se Racalmuto possa identificarsi con Leonardo Sciascia e se l’opera  di Leonardo possa essere  inficiata  dal marchio di  “paese di mafia” e quindi non meritevole di associare “lu paisi” con il nome di Sciascia stesso.
Per chi come me vive fuori Racalmuto, casualmente su nove  figli nato a Canicattì,ma "racarmutisi" nel sentire e vedere le cose del mondo, è sempre stato facile, per essere inquadrato nella provenienza geografica, dire che sono del “ Paese di Leonardo Sciascia”. A  questo luogo comune sovente segue  inevitabilmente la connotazione di “Paese della Ragione”, forse più una “invenzione e semplificazione” giornalistica che un effettivo modus operandi dei suoi abitanti; ma sono  bastate queste due  magiche paroline: “Sciascia” e “Ragione” per meritare  sempre rispetto ed attenzione da parte di chi mi stava ascoltando.

Ed a leggere di questo interessante  dibattito, he si va sviluppando, mi sovviene quello che Sciascia  stesso intendeva per  “ragionare” mettendolo “Nero su nero” :

" Si è del tutto dimenticato che la  superiorità di un’idea rispetto ad un’altra non si afferma  una volta per tutte, né soltanto attraverso le parole. La superiorità  va dimostrata coi fatti ,e continuamente. Ogni giorno , ogni ora, ogni minuto, nelle cose grandi e in quelle piccole e minime – sempre si dovrebbe  tener presente che stiamo confrontandoci ,che le idee che noi professiamo stanno confrontandosicon altre che disapproviamo e rifiutiamo, e che le disapproviamo e rifiutiamo proprio perché inferiori; e che la loro inferiorità è data dall’appoggiarsi agli istinti invece che alla ragione, agli appetiti invece che all’intelligenza, al torto e al sopruso invece che al diritto e al rispetto, all’avarizia invece che alla generosità – e così via.
  Non basta dirlo ,che stiamo dalla parte giusta ,per essere creduti. Bisogna darne dimostrazione ed esempio: costantemente, fermamente. A rischio dell’impopolarità e del dileggio,poiché tra le sciagure del nostro Paese è quello che soltanto “ il far torto o patirlo” sono ugualmente popolari e riscuotono uguale rispetto."

Ecco la mancanza di questa linea di demarcazione tra il far torto o patirlo è la causa  dell’assopimento delle coscienze in cui il Paese, inteso come Racalmuto, è sprofondato in questi ultimi venti anni, solo attenuato dal periodico locale “Malgrado Tutto “ e ultimamente dai nuovi strumenti di comunicazione che le moderne tecnologie, blog e social media, offrono.
Non basta titolare una Fondazione per essere definito il paese da cui “proviene “ Sciascia, né dedicargli una bellissima e  geniale  statua che passeggia per il corso per “sentirlo” nostro, ma è con il continuo “confronto nei fatti”, cioè nei bisogni e nelle aspettative della popolazione, in particolar modo delle nuove generazioni, che si onora  il nome di Leonardo Sciascia e Racalmuto.
Diversamente la passeggiata di Leonardo sarà sempre in direzione “ostinata e contraria”  all’establishment che ne ha fatto una icona da fotografare .


Nessun commento:

Posta un commento