VOTA IL SONDAGGIO DEL TUO BLOG
Caro Racalmutese, a naso, (secondo te) si vota o non si vota?
Vota il sondaggio che trovi nella colonna a destra del blog.
"Si vota, perché il Comune di Racalmuto è pulito."
"Non si vota, perché il Comune di Racalmuto è sporco di mafia"
In questi anni il paese ha sofferto tantissimo, per colpa di una cattiva amministrazione.
In queste ore i cittadini del paese di Leonardo Sciascia, lo scrittore che per primo denunciò la mafia di Racalmuto, e i rapporti della mafia con la politica, attendono di sapere le conclusioni di una vicenda molto triste. Da Roma il Consiglio dei Ministri dovrà dire se il Comune di Racalmuto dev'essere sciolto per infiltrazione mafiose oppure no.
Ma tutto questo avviene nel momento di più alta espressione democratica di un comune, le elezioni del sindaco e del consiglio comunale.
Stiamo subendo una VIOLENZA DEMOCRATICA, mai avvenuta nel nostro paese.
Ce ne ricorderemo di questo momento, parafrasando l'epigrafe che troviamo nella lapide di Leonardo Sciascia.
Sergio Scimè, blogger Regalpetra libera
La Crisi di "A.Einstein" 1930
RispondiElimina«Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perchè la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere “superato”. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi dell’incompetenza. L’inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E’ nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l’unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla».
A.Einstein 1930
Mi permetto di riportare quanto apparso, tempo fa, su Malgrado tutto". Credo che sia meno riduttivo che affidare le sorti di un paese che amiamo ad un sondaggio fondato su un'impressione. E credo che, parafrasando l'epigrafe, sulla tomba di Sciascia, "ce ne ricorderemo di questo momento(pianeta)", debba segnare una data storica di riscatto per Racalmuto.
Racalmutese Fiero
sergiù non ti batte nessuno, come naso e come candidato sindaco.
RispondiEliminail ragionamento di Racalmutese fiero è molto sottile e chiaro, dopo un cinquantennio e più di collusione tra la mafia locale e la politica raccontata da Leonardo Sciascia nelle "Parrocchie di Regalpetra", da Gaetano Savatteri nel libro " I ragazzi di Regalpetra", dal giornale Malgrado tutto, nel "Romanzo Criminale parla Maurizio Di Gati" del candidato sindaco di Agrigento l'avv. Giuseppe Arnone, e il diario permanente di "Regalpetra libera". Racalmuto deve riscattarsi non può vivere ancora nell'oblio.
RispondiEliminaa naso dico che non si vota
RispondiEliminaa naso dico che se si vota, Sergio non si candida più! preferirà schierarsi con qualche illustre candidato. Vuoi vedere che pur stando lontano da Racalmuto il mio fiuto è migliore di quello di tanti miei compaesani?
RispondiEliminaSpero che arrivi il commisario...
RispondiEliminaPerche non vedo niente di nuovo...
Sempre i soliti avvoltoi..
Firmato....un nuovo blog che presto visiterete...
Creato da giovani che anno le p......e piene di questo sistema. E di questi falsi politici
a presto
Osservando con attenzione quanto avviene nel mondo “della politica”, mi domando quale sia, attualmente, il concetto prevalente di “attività politica”, che oggi sembrerebbe ridotto al solo ruolo di “attività elettorale finalizzata alla conquista di un posto di potere.” Se per attività politica continuiamo a intendere soltanto “conquista dei posti di potere”, le prospettive future non potranno che essere brutte e amare...Siamo in molti a ritenere che la politica degrada in modo preoccupante, perché sta perdendo i valori etici e deontologici, non risolve i problemi della collettività, e viene esercitata prevalentemente per il raggiungimento di interessi particolari, di partito e personali.
RispondiEliminaNon sappiamo essere liberi di giudizio, obiettivi, indipendenti, in grado di ragionare con la nostra testa, ci facciamo influenzare o condizionare, ci lasciamo incantare da chi ci promette cose impossibili, e diamo il voto con leggerezza, all'amico o al parente che si è messo in lista senza aver fatto conoscere le proprie idee, quali capacità e attitudini possiede, che non ha mai svolto attività politica e non si è fatto conoscere con interventi o iniziative, senza che abbia fatto capire se possiede le capacità e le attitudini richieste per lo svolgimento di una attività politica idonea e utile, e pur sapendo che con il nostro voto rischiamo di attribuire la poltrona a chi, sicuramente, non sarà all'altezza e si è buttato nella mischia solo per il soddisfacimento delle proprie aspirazioni personali.
Non sopporto la presunzione di chi crede di poter plagiare con le proprie chiacchiere la mente di chi riesce a ragionare con la propria testa e a vedere le cose con i proprio occhi.
Mi appassionano i principi e i valori della politica, ma di una politica vera, lontana da false promesse, incontri per i caffè, strettanze e tanti saluti durante il momento delle elezioni. Non è questa la vera politica.
RispondiEliminaLa vera politica è condividere insieme tutto: idee, opinioni, progetti non pubblicizzare per la raccolta dei voti con le false promesse tipo: “raccoglimi un tot di voti che dopo le elezioni ci sarà un lavoro pronto”; fermatevi un po’ a questa frase, pensate e riflettete sul significato, innanzitutto all’interno è presente un ricatto, sempre se tale ricatto venga portato al termine perché solitamente dopo le elezioni non si ha più nemmeno un saluto, figuriamo un lavoro; altre parole che stanno dietro questa frase pretenzione, schiettezza, falsità.
I falsi politici sono quelli che lottano per il loro interesse, cioè prendere lo stipendio ogni mese senza sudarlo, si fanno belli durante le elezioni dicendo che faranno del loro meglio per cambiare le cose ma dopo la campagna elettorale non calcolano più, tutti per i cavoli loro ….. è questa la vera politica che vogliamo portare avanti? Una politica che ha distrutto il paese di racalmuto? Riflettiamoci un po’ e cerchiamo di cambiare veramente le cose con i fatti reali, non con le false parole ….
Secondo me la vera giusta sana politica dovrebbe essere condivisione e partecipazione alla costruzione di un luogo di incontro, di un laboratorio di idee, proposte, progetti nel tentativo di indirizzare la politica non nel prestigio di potere, ma verso provvedimenti che devono portare a risoluzioni dei più rilevanti problemi del paese, per consentire di crescere nella cultura della legalità, nell’ordine, nell’etica, ma soprattutto nella solidarietà, nel rispetto e nel benessere del nostro prossimo e del bene comune.