martedì 27 marzo 2012

Lettere al blog, I due giorni alla Fondazione Sciascia



Lettera del 23 marzo 2012, prof. Calogero Morgante


I tanti racalmutisi impegnati nella ricerca del candidato a sindaco del comune,non si sono accorti dei due giorni di lavori, incontri e dibattiti registrati presso la sede della Fondazione Sciascia. Coloro i quali hanno letto il "giornale di Sicilia" del giorno 20/marzo c.m., alla pagina 34, avranno notato l'articolo, firmato Laura Anello, dal titolo: "Tra lettere e disegni, a Racalmuto storia  dell'Italia unita in 600 pezzi". Nella pagina pampeggia un ritratto di Giacomo Leopardi con un sua firma autografa.
La giornalista faceva riferimento ai documenti originali appartenuti a Francesco Guardione e donati alla fondazione tramite il genero dello stesso Guardione, Giacomo Gagliano.

In questa suggestiva cornice, si sono svolte due giornate di lavoro all'insegna della cultura e degli insegnamenti sciasciani. Sono stati invitati a partecipare alcuni istituti superiori della provincia di Agrigento, oltre ad un gruppo di studenti universitari accompagnati dal Professore Antonio Di Grado, dell'università di Catania.
Le due giornate di lavoro sono state intitolate in maniere diversa l'una dall'altra.
Quella del giorno 21 è stata intitolata: "Primavera d'Autore", mentre quella del giorno 22 è stata intitolata: "Paesaggi d'Autore". Inutile dire che le due giornate avevano come argomento di riferimento lo scrittore Leonardo Sciascia  ed il suo legame con Racalmuto.
Alla giornata del 21 erano presenti: il Lceo Classico ed il Liceo Scientifico di Canicattì, il commerciale "Leonardo Sciascia" di Agrigento, il professionale di Racalmuto e l'università di Catania.
I relatori sono stati: il poeta dialettale Nino De Vita, l'incisore e disegnatore di fama mondiale Edo Janich, la professoressa Lavinia Spalanca e il bibbliotecario Salvatore Pedone.
A fare da cornice alla giornata c'erano 40 quadri di Edo Janich appesi alle pareti della sala.
Nel corso della giornata del 22 gli studenti del Liceo Linares di Licata e quelli del Liceo M.L. King di Favara, dopo una esauriente relazione della Professoressa Rosalia Centinaro, sono stati accompagnati alla visita della grotta di Fra Diego La Matina, della miniera di salgemma e del centro storico di Racalmuto.
Per gli studenti che hanno vissuto questo esperienza culturale è stato certamente un momento formativo di notevole valore, per i racalmutesi è stata un'altra occasione perduta, per  dimostrare a se stessi ed ai forestieri che la gente di questo  nostro paese  è legata alle sue radici e che non si perde accasione alcuna per darne pratica dimostrazione. Alle visite effettuate giorno 22, erano presenti sul pullman, messo a disposizione dalla Fondazione, due sole persone di Racalmuto ed il loro sparuto numero era una vera stonatura.
C' è da sperare che alla prossima manifastazione culturale, qualcuno, tra i più impegnati culturalmente, trovi il necessario tempo per garantire la propria presenza e, perchè no, anche il proprio contributo. Dopo tutto a guadagnarci sarà il paese. (23 marzo 2012) prof. Calogero Morgante

2 commenti:

  1. Sciascia è uno scrittore da amare indipendentemente dall'essere racalmutesi o meno. La fondazione è tutt'altra cosa. Due volte ho partecipato a manifestazioni della fondazione e sempre ne ho avuto una brutta impressione. Proprio in occasione della presentazione della donazione di Guardione i pochi presenti siamo stati duramente ripresi dal vice presidente e tacciati di menefreghismo e di ignoranza, quindi meglio non partecipare alle manifestazioni della fondazione. La fondazione non è Sciascia. Sciascia è tutt'altra cosa e penso che avrebbe qualcosa da ridire sulla pseudo fondazione.

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  2. Gentile anonimo, che ha voluto spiegare il perchè non sente di dovere di partecipare elle iniziative che si svolgono alla Fondazione Sciascia.
    Io sono l'ultima delle persone disposte a difendere a spada tratta l'operato della fondazione, perchè sono convinto che qualunque cosa si faccia, c'è sempre un altro modo di farla meglio.
    La mia esperienza a stretto contatto con la Fondazione Sciascia dura da circa due anni, sono arrivato come assessore alla cultura e poi mi è stato chiesto di restare. Nel corso di questo periodo ho avuto modo di riflettere sul reale valore della figura di Leonardo Sciascia, per la cultura in generale e per Racalmuto in particolare. Sciascia per il nostro paese è un valore aggiunto. Ho letto che Sciascia non vuol dire Fondazione, ma la fondazione è stata voluta da Sciascia. Si vuole dire che i responsabili della fondazione non sanno svolgere al meglio il loro compito. Niente da obiettare, perchè il problema non è come viene svolto il lavoro dal consiglio di amministrazione, il vero problema è che attraverso la fondazione la figura di Sciascia rimane sotto i riflettori. Non so se è venuto a conoscenza, gentile anonimo, della riforma introdotta dall'ex ministro Gelmini. Ebbene nei programmi da far studuare agli alunni delle superiori sono stati tolti nomi di scrittori contamporanei di grande rilievo nazionale e tra questi figura il nome del nostro illustre concittadino.
    Prima di chiudere vorrei farla riflettere su un particolare: tutto quello che viene fatto dai responsabili della fondazione è puro volontariato. Non è previsto neppure il rimborso spese.
    Non esiti a rivolgermi domande o precisazioni, se è in mio potere, sarò ben lieto di rispondere. Cordiali saluti. Prof. Calogero Morgante.

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