sabato 3 settembre 2011

Racalmuto, gli ispettori antimafia inviati dalla prefettura al comune (video e foto)





Il vice prefetto di Agrigento
Nicola Diomede a Racalmuto
con gli altri ispettori
della commisione antimafia
 Racalmuto, insediata al comune la commissione d’accesso inviata dalla Prefettura. A setaccio gli ultimi 20 anni dell’attività amministrativa.

di Salvatore Picone

Sono arrivati puntuali, alle 10, i componenti della commissione d’accesso che da oggi metteranno a setaccio il municipio di Racalmuto.
I rappresentanti di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza assieme al vice prefetto di Agrigento Nicola Diomede, capo della commissione,
 prima di raggiungere il Comune hanno fatto una breve sosta davanti ad una frase di Leonardo Sciascia scritta sul muro del Circolo pensionati “Zolfatari e Salinai”. Una frase dello scrittore che ha dato lustro al paese che sa di ingiustizie e di arroganza del potere: quasi a suggellare questo insediamento.
I rappresentanti dello Stato a Racalmuto prenderanno visione dei documenti che riguardano innanzitutto le vicende raccontate dai pentiti e soprattutto dall’ex capo mafia della provincia di Agrigento Maurizio Di Gati, Racconti, che hanno scosso trent’anni di politica racalmutese, ad iniziare dal sindaco Salvatore Petrotto il quale si è dimesso dopo aver ricevuto la notifica di un avviso di garanzia dalla Dda.
Sarà accertato se la mafia ha messo le mani sulla vita amministrativa del Comune.
L’incarico assegnato dal prefetto Francesca Ferrandino ai componenti della commissione d’accesso avrà una durata di tre mesi, con eventuale proroga se il loro lavoro non sarà completato. E comunque entro la fine dell’anno gran parte dei documenti che giacciono negli archivi del municipio saranno controllati e riguarderanno almeno le legislature degli ultimi vent’anni. Periodo che coincide con l’ascesa e la deposizione di Di Gati anche a livello provinciale.
Al vaglio delibere di giunta e consiglio, licenze, appalti pubblici, avanzamenti di carriera di dipendenti, consulenze e molto altro ancora.
Alla fine del lavoro la Commissione relazionerà al Prefetto di Agrigento il quale a sua volta invierà tutto al ministero dell’Interno. Soltanto dopo questi adempimenti si sapranno le sorti del comune e soprattutto se sarà sciolto o meno per infiltrazioni o condizionamenti di tipo malavitoso. E intanto ieri sera si è svolta una riunione del Consiglio per affrontare i temi che riguardano l’approvazione del bilancio. Pochi gli interventi dedicati all’insediamento della Commissione. E tuttavia la seduta è stata rinviata a lunedì sera. E in municipio continua il lavoro del Commissario Petralia, funzionario della Regione, che accoglie ogni settimana le istanze dei cittadini. Tra le sue prime operazioni di trasparenza, a soli due mesi dall’arrivo, la pubblicazione dell’albo pretorio on-line.

3 commenti:

  1. Buon lavoro alla commissione

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  2. lo Stato è presente ma il consiglio comnale è zitto arrivati a questo punto non ci sono parole per descrivere il tutto, che skifo.

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  3. Pare che giorni prima dell’insediamento (annunciato e vociato ai quattro venti!!) della Commissione antimafia nel comune di Racalmuto, si sia assistito ad un aumento nell’aria del contenuto di CO2 (anidride carbonica). Secondo gli esperti metereologi il fenomeno è dovuto a focolai di incendio sparsi nel territorio di Racalmuto. Si ipotizza che chi, dentro il municipio del paese della “Ragione persa e mai più ritrovata”, avesse lu “cravuni vagnatu”, abbia ramazzato nel proprio ufficio per far scomparire o sostituire carte, cartacce, scartoffie ed incartamenti “compromettenti”!!! Mi sa che la Commissione antimafia troverà ben poco materiale per provare presunte infiltrazioni mafiose nel municipio racalmutese!! Ed a noi cittadini rassegnati, toccherà comprare una “lampada nuova”!!!

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