lunedì 20 giugno 2011

La politica di Racalmuto è al capolinea. Bisogna ripartire.

Sergio Scimè ha detto:
Ormai la situazione politica del nostro paese è al capolinea. Il paese è in ginocchio, la gente vede negli attuali amministratori comunali un freno allo sviluppo e alla crescita della comunità. In un cataclisma come quello avvenuto in questi giorni la situazione è realmente peggiorata. La POLITICA nei momenti più difficili deve reagire cercando di prendere il sopravvento di fronte alle tante negatività che si presentano, cercando di salvaguarde gli interessi generali della collettività.
 Non deve assolutamnete vincere il silenzio. La politica deve con urgenza percorrere un ragionamento serio che porti luce in un paese lacerato. Racalmuto deve assolutamente rialzarsi. L'invito a tutti i Racalmutesi che hanno a cuore questo paese a dare un contributo diretto per il cambiamento. Bisogna ripartire al più presto con entusiasmo e buona volontà, per un progetto che metta al primo punto il rispetto della legalità e il contrasto alla mafia. Un progetto che guidi il paese ad un percorso nuovo di sana crescita sociale e culturale. Un progetto che miri principalmete alla eticità delle istituzioni. Un progetto di vero ed autentico cambiamento.

4 commenti:

  1. Alleanza per l'Italia (A.P.I.)lunedì, 20 giugno, 2011

    Lettera aperta ai cittadini di Racalmuto

    Ancora una volta, il quadro che esce fuori dalle dichiarazioni del capomafia, pentito, Maurizio
    Di Gati, accreditate da alcuni suoi sodali e da un libero professionista a suo tempo vicino all’organizzazione, è inquietante.
    La classe politica che ci governa e quella che lo ha fatto in passato ne esce compromessa e delegittimata.
    Per quanto ci riguarda continuiamo a sforzarci di essere garantisti e a credere che sia necessario, da parte degli inquirenti, trovare riscontri ai gravi fatti citati.
    Tuttavia riteniamo che la salvaguardia e l’onorabilità di un paese importante qual è Racalmuto, e delle sue istituzioni debba prevalere su tutto.
    In questo particolare momento la questione non verte ne sull’aspetto politico ne su quello amministrativo ( che pure tanto danno ed imbarazzo hanno determinato ).
    In gioco c’è qualcosa di più importante; la credibilità delle istituzioni, e la tenuta democratica dell’intero sistema.
    Le scelte e le decisioni che qualcuno, inevitabilmente, dovrà prendere, nel bene o nel male, influiranno in modo decisivo sulla vita dei nostri figli e delle nuove generazioni.
    Sarebbe facile e comodo scaricarne l’intera responsabilità sul Sindaco Petrotto e sul Presidente del consiglio Milioto (quali massimi esponenti Istituzionali), chiedendo loro le dimissioni.
    Ma non ci sembra ne giusto ne onesto.
    E’ la giunta e, in particolare, l’intero Consiglio che devono imporsi una pausa di riflessione.
    Non possono più sottrarsi al ragionamento serio e responsabile, mettendo da parte ogni piccolo interesse personale o di bottega, unico collante bipartisan, che li ha tenuti politicamente in vita.
    Il Sindaco e il Presidente a nostro parere, e pensiamo di interpretare il pensiero della città, dovrebbero rimettere il loro mandato sul tavolo del Consiglio Comunale (organo che dovrebbe rappresentare , e tutelare gli interessi materiali e morali dell’intera comunità).
    In questo caso il Consesso dovrebbe pronunciarsi non su una loro eventuale sfiducia politico-amministrativa, come già è successo in passato, ma piuttosto decidere se sussistono ancora le condizioni di serenità, per un prosieguo dell’attività amministrativa.
    Ovvero su quali danni una situazione del genere potrebbe creare all’intera comunità.
    E’ sbagliato convincersi che debba essere la Procura a risolvere problemi che competono alla politica, si rischierebbe l’irreparabile.
    I Racalmutesi si aspettano un atto di responsabilità da chi li rappresenta (in favore del Paese) affinchè si possa porre fine a questa stagione di veleni e di delegittimazione.
    Gli attori della politica dovrebbero avere il coraggio e la maturità di giocare d’anticipo dando un segnale forte di discontinuità, scrollandosi di dosso questo pesante fardello.
    Di certo c’è che non si possono più accampare scuse, e imboscamenti di comodo.
    Se non emergeranno risposte univoche, ognuno potrà e dovrà dare ascolto alla propria coscienza e decidere se continuare o meno questa esperienza assumendosene fino in fondo la responsabilità.
    Lo devono al paese, alle loro famiglie e a loro stessi.
    Non sarebbe accettabile, che per l’ennesima volta, possa essere il silenzio a tacitare le coscienze.

    Alleanza per L’Italia (A.p.I.)
    Il responsabile del Coordinamento
    (Giuseppe Guagliano)

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  2. speriamo che riparte con una corriera nuova e con un bravo autista. Caro Sergio sei un grande comunicatore di valori e di idee. Vai avanti!

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  3. Racalmuto ha bisogno di una nuova politica con persone serie e responsabili. Ci voglio più donne in politica e giovani preparati di sani principi.

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  4. Amico Sergio parla con le persone e meno con i politici, a te non ti vogliono perchè sei un uomo libero e non sei figlio d'arte, ci vuole tanto a capirlo.

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