Vieni … Giovanni, siediti accanto a me, come sempre abbiamo fatto e viviamo insieme questo momento che è tutto dedicato a te. Ti guardo e l’emozione mi pervade il cuore mescolandosi all’orgoglio per quanto sai fare, si mescola all’amore immenso che solo una madre può provare per il proprio figlio. Voglio scrutare le molteplici espressioni che si alternano sul tuo viso e nei tuoi occhi che sono a volte perplessi, quando non sei convinto di non aver ancora trasmesso appieno ciò che ai dentro; e in altre quando il tuo sguardo diventa gioioso, il tuo sorriso pieno di entusiasmo per essere riuscito a dare il meglio di te, perché non c’è cosa che tentando e ritentando non deve alla fine portare a un qualcosa di meravigliosamente bello e armonioso, soltanto allora .. mi chiami per mostrare a me, prima di ogni altra persona, ogni tela dipinta, ogni disegno. Dai Giovanni siediti vicino a me, piccolo angelo dalle mani d’oro, circonda con il tuo braccio, come fai sempre, le mie spalle quasi a volermi proteggere…
No !! anche se a tutti può sembrare così, non sono impazzita… anche se agli occhi del mondo mio figlio non c’è più, da quando quel terribile errore l’ha sottratto alla vita, a me e a quanti lo amavano, in realtà per me Giovanni c’è sempre, (è qui anche in questo momento) e mi conforta ogni giorno. Soltanto attraverso di lui, sto cercando disperatamente di allargare i confini del mio cuore, cercando di convincermi che l’amore è eterno e assoluto e per questo non finisce mai, nemmeno a causa della morte. L’ amore di una madre per un figlio non è paragonabile a nulla, solo chi l’ha provato sa quanto sia forte il legame fra madre e figlio, e quello tra me e Giovanni è fortissimo. E’ quello che eravamo che mi manca, mi manca enormemente, non l’artista, il “piccolo Giotto” … mi manca lui come persona, il suo essere, tutte le piccole e grandi cose che facevamo insieme il suo sorriso, il suo cuore così privo di odio o invidia, i mille momenti vissuti, i tanti scherzi che faceva .. mi manca il suo trovare sempre le parole giuste, gli abbracci può affettuosi per calmarmi, per consigliarmi, consolarmi, proteggermi come se quasi in alcuni momenti i ruoli si invertissero e lui era l’adulto ed io la bambina da guidare per mano. Ora tutto ciò sono ricordi , che non nascondo, a volte cerco di sopprimere per il dolore indescrivibile che mi provocano ma non ci riesco mai è come se mio figlio raccogliesse quei ricordi, i più belli e me le ripone nel cuore, come a volermi dire che devo riviverli perché sono i nostri ricordi. Il ricordo che porto con me di Giovanni è diventato intoccabile, unico. Chi mi vede, mi osserva può pensare che c’è l’ho con la vita, il mondo non è così. E’ disperazione, dolore il mio, perché quando muore un figlio è come se portasse nella terra un pezzo della tua carne, un pezzo della tua vita presente e futura, della gioia. C’è solo il vuoto eterno. Si prova il desiderio di diventare la terra che l’ha coperto, avvolgerlo come un mantello per continuare a proteggerlo in eterno. Era lui che mi proteggeva ed è ancora lui, che ovunque sia, sento vicino, che so vorrebbe accarezzarmi con mani di carne, ma non potendo farlo lui lo suggerisce a chi mi sta accanto, al suo fratellino Giuseppe per esempio … Io lo so non mi lascerà mai sola, vorrei credere a questo, lo vorrei con tutta me stessa. Ho preso l’abitudine di leggere la Parola della Sacra Scrittura . mi aiuta, ricordo un passo, che porto dentro come un gancio a cui aggrapparmi quando tutto diventa insopportabile e mi chiedo mille e mille volte … perché, qual è il fine !? “ Il vento soffia dove vuole e tu ne senti il rumore, ma non sai da dove viene e non sai dove va . La stessa cosa e dell’uomo che è nato dallo Spirito” Ognuno di noi ha un percorso per alcuni è più lungo per altri più breve, al termine del viaggio rimane ciò che di eterno e in noi, e Giovanni ha lasciato tanto di sé, ha lasciato una scia di cose buone, che sono un’ esempio di vita, anche per me. Ti adoro tesoro mio. Ritorno a sentirlo seduto accanto a me, a guardare con stupore tutto, e nel mio cuore come sempre mi dico: “ quando diventasti mio figlio, pensai che sarebbe stato per sempre, ed ora anche se lontano dalla mia visuale, anche se non parli, ma sono convinta mi senti … lo penserò sempre e sempre lo ripeterò …. Sarai sempre mio figlio.
Un bacio Giò …. Mamma
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