giovedì 28 ottobre 2010

Il Racalmutese Joe Pantalone, candidato a sindaco di Toronto, non ce l'ha fatta

TORONTO - Il sogno di Joe Pantalone svanisce alle 8.20 pm di ieri, quando il candidato sindaco originario di Racalmuto arriva nel luogo dove si erano radunati i suoi “fedeli” per festeggiarlo, comunque fosse andata. Al Revival, locale posto al confine tra la storica Little Italy e la zona portoghese, Pantalone arriva in Smart, quasi in punta di piedi. Non c’è arroganza né invadenza nei suoi gesti, ma la dignitosa consapevolezza di chi ha tenuto alta la propria voglia di lottare sino all’ultimo.

Il Revival è ovviamente pieno, malgrado la sconfitta si presagisse nell’aria. Pizza, spezzatino, patate e birra, per una festa di paese che si accende quando Pantalone fa il suo ingresso in sala e il pubblico lo acclama.
Il nome “Joe” si alza ritmato dalla folla, ma il sentimento che predomina è la mestizia, specie per la consapevolezza di un risultato elettorale che va dalla parte radicalmente opposta di quella che i presenti avrebbero sperato. «Che folla meravigliosa! Ognuno di voi presenti questa sera è il motivo per il quale io amo la gente di Toronto», è l’esordio di Pantalone sul palco dove solitamente si esibiscono i gruppi rock. E così, dopo le inevitabili congratulazioni, non solo ai colleghi e collaboratori della campagna elettorale, ma anche all’avversario principe Rob Ford , è tornato a ringraziare i propri elettori, in quanto «rimasti fedeli a quel principio democratico che vogliamo per Toronto», e ancora un ringraziamento al sindaco uscente, quel David Miller.
Al Corriere Canadese chiede espressamente di portare i propri ringraziamenti ai tanti “paesani” che lo hanno sostenuto in passato, ma che non gli hanno fatto mancare il proprio appoggio nemmeno a queste elezioni. Che pure ha perso, con l’onore delle armi e a fronte alta, con una dignità tutta italiana.
(MASSIMILIANO BORDIGNON,Corriere canadese)

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