martedì 11 maggio 2010

In "Venti di sicilinconia" di Piero Carbone si sente la vocalità del dialetto racalmutese.

In questa nuova raccolta poetica Venti di Sicilinconia Piero Carbone, conterraneo di Sciascia, declina i suoi versi in dialetto racalmutese: un vero e proprio spicilegio che trova il suo punto di forza in alcune poesie-racconto ed in una disincantata pietas che portano a riflessioni rese con respiro antico e insieme moderno.

Ed a giusto titolo, il prefatore, Salvatore Di Marco, sottolinea come, in questa silloge “non ci troviamo davanti ad un “concetto” elaborato su istanze di razionalità speculativa, quanto davanti ad una “categoria” tutta poetica della sua liricità”.

Noi, per intanto, ci limitiamo a segnalare la vocalità di questo dialetto paterno, cioè di lucida consapevolezza, con cui il poeta siciliano dà vita ad un colloquio serrato fra la propria parola e la parola del mondo, ma con evidente riferimento alla condizione esistenziale dei siciliani.

Nel libro, in questa sede, oltre ad evocare la felicità di certi attacchi di alcuni suoi testi o dei momenti in cui emerge la pienezza lirica, ci piace, tra le 65 composizioni, citare le poesie “La rispittavu”, “Sali, un ti squagliari”, “Meno mali ca si mori”, “E fa puisia”, “Li jorna scurusi ora m’allustra”, “E’ la genti”, “Parivanu scurdati”, “Chiddru chi fu”.

Di questa nuova silloge di Piero Carbone (a marzo in libreria), riportiamo anche i versi della poesia eponima “Sicilincònia e Sicilinconìa”: Sicilincònia viene da incudine. | Sicilinconìa deriva da pena. | Sopra l’incudine batte il fabbro | con il martello il ferro ancora caldo | e lo forgia secondo quel che vuole: | chiavi di porta o ferro di cavallo. | piange la madre il figlio ch’è in guerra | piange il figlio che va a fare il soldato. | Piangeva il minatore, il contadino | ora chi parte o è disoccupato. | Sicilincònia o sicilinconìa? | Si subisce o si modifica, il destino? | Cambia l’accento | allegro o malinconico: | diventa fuoco | o | pianto a dirotto.”

Recensione di Pino Giacopelli http://www.literary.it/

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