martedì 5 gennaio 2010

"se sei veramente un uomo libero...pubblica questo mio pensiero" di Giovanni Salvo


Centro studi Regalpetra, parrucchieria Regalpetra, parco letterario Regalpetra, Regalpetra viaggi, i ragazzi di Regalpetra, Regalpetra libera, cooperativa edilizia Regalpetra, hotel Regalpetra, il maestro di Regalpetra e ora addirittura le manifestazioni natalizie intitolate “Natale a Regalpetra”, manca solo la pizza Regalpetra e siamo apposto, ma credetemi è solo questione di fede.
Per quanto il libro Le parrocchie di Regalpetra, dello scrittore Leonardo Sciascia , abbia avuto un’ambientazione fantasiosa, possiamo davvero affermare che la fantasia in questo nostro paese non manca?
Magari questa continua evocazione della Regalpetra sciasciana fa riferimento ai paradossi e alle ingiustizie presenti da sempre nella nostra Racalmuto, già ancor prima che il buon Nanà scrivesse il suo primo libro.
Il denominatore comune degli intitolatori regalpetrani è mosso da un sano opportunismo o dal ricordo della sopraffazione subita da sempre dal popolino racalmutese?
Chissà se è un ricordo dell’ironia di Sciascia incentrata sul male racalmutese, il trasformismo, male quasi genetico, del nostro popolo ; trasformismo che è agevolato e promosso da quell'altra malattia che è “la mancanza di memoria”.
E su questa amnesia collettiva che il potere dei nostri Consiglieri Comunali, Assessori di turno, Presidenti, Sindaci, Ministri, fondano la propria storia infinita di soprusi e vi basano la propria sopravvivenza.
Tale e tanta è la confusione generata nella nostra memoria dai tanti giri di giostra, di quelli che si sono candidati, e occupano gli scranni dell’aula Consiliare solo per l’indennità, non avendo la benchè minima passione politica, e che potremmo benissimo chiamare Assess€uri e Consigli€uri.
Ma forse questi soggetti vanno trascurati, lasciati perdere, sono poca cosa se facendo rewind nella nostra mente riproduciamo gli scroscianti applausi ricevuti dall’attuale Ministro di Grazia e Giustizia in uno degli ultimi convegni tenuti a Racalmuto presso la fondazione Leonardo Sciascia.
Stiamo parlando dll’autore del così detto lodo Alfano, il Ministro che in contrasto con la Costituzione Italiana, in relazione al articolo 3, uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, ha cercato di modificare la costituzione Italiana attraverso una legge ordinaria e non una legge di revisione costituzionale.
Come se durante un campionato di calcio la squadra in testa alla classifica modificasse da sola le regole del campionato.
Lo sanno gli Amici di Sciascia, gli intellettuali che a Racalmuto risiedono presso la fondazione e che dovrebbero essere deputati a difendere il pensiero Sciasciano, cosa pensava e cosa ha detto il loro Amico Nanà, in tempi non sospetti, sulla Costituzione?
“La Costituzione non esiste più, proprio nel senso tecnico, la Costituzione si è dissolta. Proprio in questi giorni ho letto un libro scritto da un tecnico, Mario D’Antorio, “La Costituzione di carta”, libro che bisognerebbe che tutti gli Italiani leggessero, in cui tecnicamente viene detto che la Costituzione della Repubblica italiana non esiste più a causa della partitocrazia.
I partiti fanno le leggi, le fanno eseguire, le fanno giudicare; quando c’è questo una democrazia non esiste più. Il potere è altrove.
Vogliamo per un attimo immaginare cosa avrebbe detto Sciascia su chi avesse tentato di cambiare la costituzione Italiana in piena autonomia.
Allora qualcuno mi vuole spiegare perché quegli applausi al Ministro Alfano da parte degli Amici di Sciascia?
Perché quell’ammirazione espressa dal Vice presidente della fondazione Dott. Aldo Scimè, dal Direttore letterario Dott. Antonio Di Grado e dai tanti altri sciasciani presenti in sala, familiari compresi.
Perché tutta quella ammirazione nei confronti di un Ministro anti Costituzione?
Forse perché: “ la storia non ha nulla da insegnare a un popolo incapace di apprendere perché incapace di ricordare?”

Racalmuto Gennaio 2010
Giovanni Salvo

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