Lettera aperta di Piero Carbone
Come racalmutese, pensando di interpretare il sentimento di tanti racalmutesi e non solo che lo vorranno condividere, vorrei esprimere solidarietà al dr. Aldo Scimè (f.to in alto) ex giornalista Rai, ex segretario generale dell’Assemblea regionale siciliana, ex presidente della Fondazione Withaker di Palermo e Mozia, direttore della rivista Kalòs, componente del Parco Letterario Regalpetra, membro della giuria del Premio Sciascia-Racalmare, vicepresidente della Fondazione Sciascia, amico di Sciascia e da Sciascia designato a far parte della Fondazione a lui dedicata, esprimo solidarietà per essere stato nel silenzio generale “bruciato” e sacrificato dalla classe politica racalmutese, come assessore alla cultura di Racalmuto, dopo appena trenta giorni dalla sua nomina, in nome dell’aritmetica spartitoria dei partiti con l’avallo di chi in prima persona l’aveva in precedenza proposto.
Solidarietà al Dr. Aldo Scimè, all’architetto Olindo Terrana, apprezzato professionista nonché autore di pregevoli pubblicazioni specialistiche, e ai tanti cittadini che come loro, lontani mille miglia da mire assessoriali e da altre cariche politico-amministrative, prima vengono dalla politica salutati come “risorse” (per la crescita civile e culturale) e poi cercati, utilizzati e “mortificati”.
Ma ad uscirne mortificata alla fine è la stessa politica e coloro che in questo modo e con questo “metodo” la rappresentano (di sinistra e/o di destra) nonché il territorio cittadino e non solo per il quale le risorse avrebbero dovuto essere utilizzate e spese, se risorse erano.
Piero Carbone
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