giovedì 8 ottobre 2009

Gaspare Matrona: il sindaco che fece tante cose ... di Carmelo Mulè


Ognuno ama il proprio paese come può, Enzo Sardo scrive e arricchisce di foto scelte il suo libro Racalmuto storia, arte e cultuta, pare questo il suo nuovo modo di amare la sua, la nostra, Racalmuto.
Io non sono amante della lettura, sfoglio qualcosa e sfogliando questo libro per la prima volta, dato che lo sfoglierò tante volte, mi sono soffermato sul lungo elenco di sindaci dal 1832 ad oggi. Sindaci, alcuni, che sono rimasti nel ricordo colletivo, com'è giusto che sia. Se non resta il ricordo, oltre la vita, cosa resta di un uomo? Un lungo elenco di nomi e di date che perlopiù dimostrano come la politica sia stata quasi sempre turbolenta in questo paese. Tante cariche di un anno e anche meno e solo qualche quadriennio completato per non essere più rinnovato. Voglio riferirmi con precisione a Gaspare Matrona che, avendo amministrato per quattro anni, resta il sindaco che fece tante cose e che dopo due secoli tutti ricordano. E se avesse governato quindici anni ?Per uno che mastica di politica e che conosce la macchina amministrativa e sa di come si muovono le cose, nel lasso di tempo che passa dalla fase progettuale di un ente a quella realizzativa, è facile intuire che Gaspare Matrona avrebbe progettato e realizzato per quattro volte di quello che ha realizzato in quel lontano 1872/76.
Tempi diversi, mezzi e metodi diversi e diverso modo di concepire le cose. Il proprio paese come il salotto buono della propria casa, questo traspare dalla lettura della storia di questo sindaco.
E nasce spontanea una riflessione: a chi non piace vivere dentro un salotto buono?

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