sabato 12 settembre 2009

Salvatore Picone ricorda così Giovanni Marchese

Il giovane Giovanni Marchese con la figlia di Leonardo Sciascia,
Anna Maria, in occasione dell'inaugurazione della biblioteca
della scuola media di Racalmuto(Foto di Pietro Tulumello)


Questo è il mio modo per ricordare Giovanni Marchese.
L'ho conosciuto a maggio, in occasione dell'inaugurazione della biblioteca dedicata a Leonardo Sciascia. Biblioteca della scuola media "Pietro D'Asaro" di Racalmuto che Giovanni frequentava. Era coetaneo di mio fratello Federico. L'ho conosciuto, dicevo, a maggio. Anche se avevo avuto occasione di parlare con lui l'anno scorso ad agosto, quando con Don Diego Martorana andavamo spesso nella falegnameria del nonno di Giovanni per via dei lavori per la riapertura della Matrice.
In quell'occasione, in verità, ho avuto modo di apprezzare le sue doti artistiche. E ricordo anche quando, qualche anno fa, portò il suo lavoro in legno sul teatro Regina Margherita. Io lavoravo proprio al teatro e quella riduzione fu esposta, se ricordo bene, per qualche giorno nel foyer del "Regina Margherita".
Ma l'ho conosciuto bene, come dicevo, a maggio.Abbiamo parlato di libri, dei suoi interessi di lettura. Restai - ammetto - meravigliato di questo ragazzo di tredici anni che parlava con molta disinvoltura di arte, letteratura, storia. E' stato lui a realizzare la biblioteca della "sua" scuola. A realizzarla in tutto e per tutto. Ricordo che qualche giorno prima dell'inaugurazione mancavano ancora gli scaffali. Lui, assieme ad altri professori, ha risolto tutto. E la sera della manifestazione la figlia di Leonardo Sciascia, la signora Anna Maria, lo ringraziò. Come si vede in questa foto ed altre che presto consegnerò alla scuola affinchè possano metterle in quella sala, a futura memoria.
La scuola di Racalmuto, potrebbe dedicare a Giovanni un angolo della biblioteca dove ci sono i suoi lavori.

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