giovedì 20 dicembre 2018

LA RIMA RACALMUTESE IRROMPE SUL NATALE AGRIGENTINO

Ad Agrigento ritardano le luminarie di Natale in via Atenea, e la popolazione non nasconde la propria indignazione.
Dopo l'otto dicembre il salotto della citta' e' stato quasi sempre illuminato, da Porta di Ponte al palazzo dei Giganti.  Il ritardo di quest'anno, dovuto a problemi burocratici legati alla gara d'appalto, curata dell'Ente Parco, ha scatenato in citta' un vespaio di polemiche, particolarmente sui social.
La rabbia dei cittadini e dei commercianti di una via Atenea spoglia  ha trovato tregua solo qualche giorno fa, quando sono state montate, in extremis, dei fili di lampadine, che in qualche modo hanno oscurato le accese  contestazioni delle settimane scorse. La buia vicenda ha illuminato parecchio la satira agrigentina, che si e' espressa con dei simpatici e anche "feroci" fotomontaggi, specialmente su facebook , come quello che ha ispirato i versi del nostro  Giovanni Salvo. Le simpatiche rime hanno riscosso parecchio successo tra gli agrigentini, che hanno molto apprezzato l'ironia del "poeta" racalmutese,  per un giorno entrato a gamba tesa nel cono d'ombra dello spento Natale agrigentino.

POESIA DI GIOVANNI SALVO

Chi Natali disgraziatu!
Giurgenti paisi scurdatu
Senza stiddri supra li strati
sulu munnizza e cosi abbannunati

La città ca li Greci ficiru ‘mpurtanti
ristà senza rispettu, mancu pi’ li Santi
Lu celu chi fu’ di  Pirandellu nazionali
ora è a lu scuru puru pi Natali

A San Calò abbruscia stu duluri
la so’ città senza mancu amuri
Oh Santu nivuru! taliati ‘ntunnu
levanillu tu  stu Sinnacheddu biunnu.



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